Poche persone si
sono interessate dopo averlo letto nella Bibbia, chi fosse
Melchisedek. Egli è menzionato nella Bibbia in tre posti diversi in
maniera sequenziale. Chi è Melchisedek?
(di Giuseppe Basile)
Melchisedek
è sicuramente qualcosa di speciale per essere menzionata nella
Bibbia, sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento. Il Re Davide lo
menziona e lo descrive, in uno dei suoi Salmi, come se questi avessse
stilato una legge fisiologica, un ordinamento, come fosse la legge
della natura, Davide nella sua meditazione spirituale dice: "Tu
sei sacerdote in Eterno, secondo l'ordine di
Melchisedek" (Salmo 110,4). Questo è un indizio importante
per capire che solo una persona puó corrispondere a questa
descrizione.
Melchisedek era un
sacerdote di Dio secoli prima dell'introduzione del sacerdozio
levitico. In Genesi 14, versetti 18-20, leggiamo: "E
Melchisedek,
re di Salem, arrecò pane e vino; or egli era sacerdote dell'Iddio
altissimo. E lo benedisse, dicendo: Benedetto sia Abramo, appo
l'Iddio altissimo, possessor del cielo e della terra. E benedetto sia
l'altissimo Iddio, che ti ha dati i tuoi nemici nelle mani. Ed Abramo
gli diede la decima di ogni cosa."
Dopo che Abramo
diede la decima parte del bottini a Melchisedek (più tardi il suo
nome fu cambiato da Dio, da Abramo ad Abrahamo,) notiamo che dopo
aver ricevuto il bottino recuperato nella battaglia, Melchisedek
benedisse Abramo. Questo atto di benedizione nei confronti di Abramo
ha confermato che Melchisedec aveva l'autorità per pronunciare una
benedizione dell'Iddio Altissimo.
Nel Nuovo
Testamento, lo scrittore di Ebrei, Paolo, parla anche di questa
persona significativamente dandoci degli indizi molto importante, ci
dice che Melchisedek era nel giusto ruolo, al momento della
benedizione, ci dice esattamente la condizione anagrafica di questo
Sacerdote dell'Iddio Altissimo, dicendo:
"Perciocché,
questo Melchisedek
era re di Salem, sacerdote dell'Iddio Altissimo; il quale venne
incontro ad Abrahamo, che ritornava dalla sconfitta dei re, e lo
benedisse; al
quale ancora Abrahamo diede per parte sua la decima d'ogni cosa. E
prima è interpretato: Re di giustizia; e poi ancora egli è
nominato: Re di Salem, cioè: Re di pace; senza padre, senza madre,
senza genealogia; non avendo nè principio di giorni, nè fin di
vita; anzi, rappresentato simile al Figliuol di Dio, dimora sacerdote
in perpetuo.
"(Ebrei 7,1-3).
Qui troviamo alcune
affermazioni importanti che sono assolutamente necessari per la
comprensione chi Melchisedek fosse, e oggi con l'aiuto dello Spirito
Santo poterlo descrivere.
Re di Giustizia
Il nome Melchisedec
in ebraico significa "Re di giustizia". Quindi dovrebbe
essere comprensibile il perché è citato per primo con questo titolo
(Ebrei 7,2). Dio spesso nomina persone per un Suo scopo essenziale,
così come Melchisedek. La giustizia è l'obbedienza alle leggi di
Dio.
É inconcepibile che
Dio chiami un uomo: "Re di giustizia"! Dato che tutti gli
uomini hanno peccato, e sono privi della Gloria di Dio (Romani
3:23). L'apostolo Paolo scrisse ai credenti di Roma usando parole
molto chiare: "Siccome
è scritto: Non v'è alcun giusto, non pure uno. Non
v'è alcuno che abbia intendimento, non v'è alcuno che ricerchi
Iddio. Tutti son deviati, tutti quanti son divenuti da nulla; non v'è
alcuno che faccia bene, non pure uno.
"(Romani 3,10-12).
Re di Salem
Poi vediamo ancora
che viene chiamato, "Re di Salem". Salem é la definizione
di Gerusalemme. Salem è la parola ebraica per significare "la
pace", quindi Melchisedek è il "Re della Pace".
Il profeta Isaia ha
identificato il Messia come colui che porta la pace su tutta la
terra: "Perciocchè
il Fanciullo ci è nato, il Figliuolo ci è stato dato; e l'imperio è
stato posto sopra le sue spalle; e il suo Nome sarà chiamato:
L'Ammirabile, il Consigliere, l'Iddio forte, il Padre dell'eternità,
il Principe della pace. Vi
sarà senza fine accrescimento d'imperio e di pace, sopra il trono di
Davide, e sopra il suo regno; per ristabilirlo,
e per fermarlo in giudicio, e in giustizia, da ora fino in eterno. La
gelosia del Signor degli eserciti farà questo."(Isaia
9,5-6). A differenza di noi umani, dove si dice nella Bibbia: "...e
non hanno conosciuta la via della pace;
" (Romani 3:17). E se guardiamo il nostro mondo,
troviamo questa affermazione esatta e confermata.
Melchisedek é senza padre,
senza madre
Successivamente, si
legge: "senza padre e senza madre". Questa affermazione non
si puó attribuire a nessun uomo. Ogni essere umano ha un padre e una
madre. C'è stato un tempo quando siamo nati e ci sará un tempo
quando moriremo. Ma Melchisedec è descritto come qualcuno che è
sempre esistito.
Secondo
il primo capitolo del Vangelo di Giovanni, ci puó essere solo un
essere, a potersi adattare a questa descrizione, Giovanni 1:1-3, c'é
lo descrive in questa maniera: "Nel
principio la Parola era, e la Parola era appo Dio, e la Parola era
Dio. Essa
era nel principio appo Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di
essa; e senz'essa niuna cosa fatta è stata fatta".
Anche alla fine della Rivelazione, Gesù stesso ha sottolineato la
sua eterna origine: "Ecco,
io vengo tosto, e il mio premio è meco, per rendere a ciascuno
secondo che sarà l'opera sua. Io
son l'Alfa e l'Omega; il principio e la fine; il primo e l'ultimo.-
Io Gesù ho mandato il mio angelo, per testimoniarvi queste cose
nelle chiese. Io son la radice e la progenie di Davide; la stella
lucente e mattutina."
(Apocalisse
22:12-13,16).
Melchisedek non può
essere stato un comune mortale. Non era discendente di qualcuno, e
non vi era nessuno fuori di Lui. Questa analisi viene applicata solo
a Dio, e non ad un uomo.
Egli è come il Figlio di
Dio
Come nota finale,
leggiamo nel versetto 3b di Ebrei 7: "anzi,
rappresentato simile al Figliuol di Dio, dimora sacerdote in perpetuo
".
Questo Melchisedek apparve ad Abramo, prima che il Messia come un
uomo venisse qui sulla terra, ed è per questo che si legge nella
dichiarazione che "ricorda" il Figlio di Dio.
Per i tempi di
Abramo, non c'era ancora il Figlio umano di Dio, perché non era nata
nemmeno Maria, ma Melchisedek somigliava al Figlio di Dio. Questo
Melchisedec era il Figlio umano di Dio quando doveva nascere circa
2000 anni dopo.
Chi era Gesù prima della
sua incarnazione?
L'affermazione più
chiara di Gesù prima della sua nascita umana, la troviamo nel primo
capitolo del Vangelo di Giovanni. Giovanni rende molto chiara la
descrizione di Gesù e specificando che questi non era un uomo
ordinario.
"NEL
principio la Parola era, e la Parola era appo Dio, e la Parola era
Dio."
(Gv 1:1). Chi era questa "parola"? Il versetto 14 afferma:
". E la Parola (il
VERBO) è
stata fatta carne, ed è abitata fra noi (e noi abbiam contemplata la
sua gloria, gloria, come dell'unigenito proceduto dal Padre), piena
di grazia, e di verità."
Giovanni ci dice anche che la parola " si era gia fatta carne,
ed [era] in mezzo a noi e molti hanno contemplata la Sua Gloria,
questa descrizione era"Gesù di Nazaret". Inoltre,
Giovanni ci fornisce importanti informazioni su Gesù prima della sua
incarnazione.
Nei tempi prima
della sua incarnazione Gesù era "la parola". Qui il logos
parola greca è usato per descrivere Gesù come il Verbo, perché è
uno dei compiti principali di Gesù sulla terra: a rivelarci, a
parlarci dell l'Iddio invisibile, era arrivato il tempo che noi tutti
conoscessimo la natura umana di Dio: "Ogni
cosa mi è stata data in mano dal Padre mio, e niuno conosce il
Figliuolo, se non il Padre; parimente, niuno conosce il Padre, se non
il Figliuolo, e colui, a cui il Figliuolo avrà voluto rivelarlo.
"(Matteo 11:27). Nel Nuovo Testamento Giovanni ha usato la
parola "logos", come titolo personale di colui che si è
fatto carne e sangue e ha vissuto tra gli uomini (Giovanni 1:14).
Chi o cosa è Dio?
Le dichiarazioni
semplici, ma chiare di Giovanni, ci fanno comprendere che Dio è
stato potuto essere visto guardando Gesù Cristo.
Si pone la domanda:
se Gesù era il Verbo, e quindi anche Dio, come potrebbero esserci
due Dii, Dio non ha limiti, "Dio non é limitato"! Noi
sappiamo come Dio ha operato questo miracolo, Egli nella Sua immensa
onnipotenza e onnipresenza ha potuto fare questo, Egli dal nulla, dal
niente creó nel principio "La Luce", questa luce non erano
i luminari, "il sole, la luna o le stelle, questi furono creati
il 4 giorno, "Poi
Iddio disse: Sienvi de' luminari nella distesa del cielo, per far
distinzione tra il giorno e la notte: e quelli sieno per segni, e per
distinguer le stagioni e i giorni e gli anni. E sieno per luminari
nella distesa del cielo, per recar la luce in su la terra. E così
fu. Iddio adunque fece i due gran luminari (il maggiore per avere il
reggimento del giorno, e il minore per avere il reggimento della
notte), e le stelle. E Iddio li mise nella distesa del cielo, per
recar la luce sopra la terra, e per avere il reggimento del giorno e
della notte, e per separar la luce dalle tenebre. E Iddio vide che
ciò era buono. Così fu sera, e poi fu mattina, che fu il quarto
giorno"
(Genesi 1:14-19).
Questa Luce che Dio onnipotente creo
é il pensiero del Suo immenso progetto, Egli creó gli esseri
invisibili, questi erano Luce, poi malgrado, Dio dovette separare la
Luce dalle tenebre, questa separazione Dio c'é lo fa assapere
attraverso la profezia di Isaia; "Come
sei caduto dal cielo, o stella mattutina, figliuol dell'aurora? come
sei stato riciso ed abbattuto in terra? come sei caduto sopra le
genti, tutto spossato? E
pur tu dicevi nel cuor tuo: Io salirò in cielo, io innalzerò il mio
trono sopra le stelle di Dio, e sederò nel monte della raunanza, ne'
lati di verso il Settentrione."
(Isaia 14:12,13). Questo é per comprendere
l'Onnipotenza di Dio, Lui dovette separare la Luce dalle tenebre. Ma
nel Suo grande amore, la parola, il suono della Sua voce e venuta ad
incarnarsi e ha esistito per un periodo temporaneo, come un essere
umano ed essere stato sottoposto alla sofferenza, alla tentazione e
alla morte per potere essere il sacrificio perfetto sopra l'altare e
per la Sua morte, noi abbiamo ricevuto la libertá e la remissione
dei nostri peccati; "Ma
egli è stato ferito per li nostri misfatti, fiaccato per le nostre
iniquità; il gastigamento della nostra pace è stato sopra lui; e
per li suoi lividori noi abbiamo ricevuta guarigione"
(Isaia 53:5).
Gesù aveva
sentimenti umani. Aveva fame, sentiva il dolore. Era la stessa
essenza, come sempre, ora come un essere umano, Egli nella Sua mente
umana aveva il riflesso del Suo passato di Creatore, talché ad un
certo punto prega come tutti gli esseri umani e dice qualcosa di
meraviglioso: "Ora
dunque, tu, Padre, glorificami appo te stesso, della gloria che io ho
avuta appo te, avanti che il mondo fosse.
ricordo anche avuto del suo passato con l'eterno Padre."
(Giovanni
17:5)
Con questa preghiera
Gesù ha confermato tutto quello che Giovanni nei primi versi del suo
Vangelo aveva scritto; Lui era la Parola fatta carne.
Gesù é il creatore?
Giovanni 1: 3
contiene due risultati che dicono Gesù essere il creatore di tutte
le cose, prima della sua incarnazione. "Tutte le cose sono state
fatte per mezzo di lui [la parola], e senza di lui nessuna cosa fatta
è stato fatta." Giovanni non è soddisfatto con questa sola
constatazione, egli aggiunge, che senza di lui niente è stato potuto
essere creato.
Paolo conferma le
parole di Giovanni: "In Lui sono state create tutte le cose"
(Colossesi 1:16a). Nei suoi commenti successivi, Paolo rende chiaro
come dovremmo comprendere la parola "tutte". Questo include
tutto, "...
quelle
che son ne' cieli, e quelle che son sopra la terra; le cose visibili
e le invisibili; e troni, e signorie, e principati, e podestà; tutte
le cose sono state create per lui, e per cagione di lui."(versetto
16 a cont.re).
Allora Gesù ha
creato tutte le cose. A tal fine, Paolo scrive: "Egli è prima
di tutto, e tutte le cose consistono in lui" (versetto 17).
"Il contesto
di questa sezione rende chiaro che non ci sono eccezioni: Cristo è
il Creatore di tutte le cose, visibili e invisibili. Da nessuna parte
si esprime più chiaramente che Cristo non è una creatura - angelo o
altro. Oggi purtroppo qualcuno dice che Cristo non è il Creatore di
tutto, allo stesso tempo deve per logica essere una creatura di se
stesso, a questo punto devo inevitabilmente concludere che Egli è il
creatore increato di ogni creatura. Lui é l'Iddio onnipotente.
Da questo chiaro
insegnamento, cioé che Cristo è il Creatore e in nessuna parte
della creazione esistono interpretazioni di persone, credendo a
pensieri umani senza risposta Spirituale, (vedasi-trinitá) non
esistono termini tipo: "il primogenito seconda persona
composita" (Colossesi 1:15) o, l'inizio della creazione di Dio
(Apocalisse 3.14) chiaramente sbagliando. Cristo è il primogenito ',
nel senso che egli è "LA PRIMA COSA" se si iniziasse a
contare, solo che lui non ha un inizio, perché é unico increato.
Cristo è sopra la creazione, non è la prima parte dell'esistenza.
Gesù non è stato
creato. Poiché l'eternità é la Sua esistenza.
Gesù esisteva prima
dell'inizio
All'inizio del suo
Evangelo Giovanni, scrive: "Nel principio", é esattamente
la stessa cosa quando Iddio inizió l'avventura della creazione, nel
primo capitolo di Genesi al verso 1, Vediamo questa scrittura: "Nel
principio" Questo ci conferma che Dio all'inizio ha creato
"Cielo e Terra", e Giovanni ci dice che la parola già "Nel
principio" esisteva, esisteva perché questo Dio creatore era
Lui.
Il Creatore
dell'universo é esistito logicamente prima della creazione
dell'universo. Giovanni dice espressamente che il Verbo ha creato
tutte le cose che sono state create: "Tutto è stato fatto per
mezzo di lui, e senza di lui nessuna cosa fatta è stato fatta"
(Giovanni 1:3).
L'apostolo Paolo ha
confermato che Gesù "ha creato tutte le cose" (Efesi 3:9)
ed esisteva anche prima della creazione dell'universo: «Egli è
prima di tutto, e tutte le cose consistono in lui" (Colossesi
1:17). Per Paolo, è logico che Gesù ha creato tutte le cose, perché
lo Spirito di Gesú che viveva nel cuore di Paolo gli dice che Gesú
era prima di ogni creazione.
Confermato sacerdozio di
Melchisedek!
La lettera agli
Ebrei dimostra che Cristo era stato istituito da Dio secondo l'ordine
di Melchisedek: "E
niuno si prende da sè stesso quell'onore; ma colui l'ha, ch'è
chiamato da Dio, come Aaronne. Così
ancora Cristo non si è glorificato sè stesso, per esser fatto sommo
sacerdote; ma colui l'ha glorificato, che gli ha detto: Tu sei il mio
Figliuolo, oggi io ti ho generato. Siccome ancora altrove dice: Tu
sei sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedec.
"(Ebrei
5:4-6).
Il Sacerdozio di
Aaronne è transitorio e umano. Cristo è l'Iddio immortale, che
tiene la sua posizione su un appuntamento divino: "In
esso è il precursore andato per noi, Gesù,
(la Parola fatta carne,)
è diventato il
sommo sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedek"
(Ebrei 6:20).
Per legge, solo un
discendente di Aronne appartenente alla famiglia dei leviti poteva
essere un sommo sacerdote (Esodo 40:15). L'origine di Gesù (la
Parola fatta carne), era della tribù di Giuda, quindi non poteva
essere utilizzato come parte del sacerdozio levitico, "Imperocchè
colui, al cui riguardo queste cose son dette, è stato d'un'altra
tribù, della quale niuno vacò mai all'altare. Poichè
egli è notorio che il Signor nostro è uscito di Giuda, per la qual
tribù Mosè non disse nulla del sacerdozio. E ciò è ancora vie più
manifesto, poichè sorge un altro sacerdote alla somiglianza di
Melchisedec. Il quale, non secondo una legge di comandamento carnale,
è stato fatto sacerdote; ma secondo una virtù di vita
indissolubile."(Ebrei
7.13-16).
Ma dal momento che
Cristo non poteva legittimamente partecipare al sacerdozio, il
sacerdozio è stato cambiato, è stato anche necessario un
cambiamento della legge : «Il sacerdozio è cambiato, allora la
legge deve essere cambiato" (Ebrei 7:12). La legge, che è stato
modificato, è stata da una parte la legge che limita il sacerdozio
ai discendenti di Levi. D'altra parte la legge, che riguardava il
sacrificio rituale, e successive modifiche.
I leviti portarono
sacrifici quotidiani sull'altare, Gesù Cristo ha portato un
sacrificio perfetto per tutti i tempi che saranno: "Per quella
volontà che noi siamo stati santificati una volta per tutte,
mediante l'offerta del corpo di Gesù Cristo" (Ebrei 10:10).
Pertanto, il sacerdozio è stato trasferito a Gesú eterno, secondo
l'ordine di Melchisedek.
Associato a questi
cambiamenti è stata anche la tassa delle decime e chi ha diritto di
ricevere decime. Melchisedec aveva già preso la decima da Abramo,
Levi non era ancora nato: "Ma
quel che non trae il suo legnaggio da loro decimò Abrahamo, e
benedisse colui che avea le promesse. Ora, fuor d'ogni contradizione,
ciò che è minore è benedetto da ciò che è più eccellente. Oltre
a ciò, qui son gli uomini mortali che prendono le decime; ma là le
prende colui di cui è testimoniato che egli vive.
"(Ebrei 7:6-8). Così l'Eterno Sommo Sacerdote
Melchisedec ha ora anche il diritto di ricevere le decime, non rubare
i guadagni ai fedeli, ma donare il nostro cuore bottino di conquista
a Dio.
Melchisedec, Gesù Cristo
incarnato!
Nella sua vita prima
della incarnazione di Gesù, era conosciuto come il "Re
Sacerdote Melchisedek", che non ha avuto, "né principio di
giorni né fine di vita" (Ebrei 7:3). Abramo incontra
Melchisedec e lo benedisse, non è altro che Gesù Cristo, il nostro
Sommo Sacerdote.
Possiamo leggere nel
Nuovo Testamento che Gesù Cristo viene definito dopo la sua
risurrezione "Sommo Sacerdote, secondo l'ordine di Melchisedek".
La lettera agli Ebrei dice molto chiaramente: "Ed
essendo stato appieno consacrato, è stato fatto cagione di salute
eterna a tutti coloro che gli ubbidiscono;
essendo
nominato da Dio sommo sacerdote, secondo l'ordine di Melchisedek"
(Ebrei 5:9-10).
Infatti, Gesù
Cristo è autore e perfezionatore della nostra salvezza. In una delle
sue lettere ai fedeli Giovanni scrive: "Figliuoletti
miei, io vi scrivo queste cose, acciocchè non pecchiate; e se pure
alcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre, cioè
Gesù Cristo giusto;
" (1 Giovanni 2,1).
(Giuseppe Basile)
cepi-solingen@arcor.de
SG/7915
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