domenica 20 novembre 2016

Il peccato a morte



Il peccato a morte


Nella mia vita da Cristiano ho notato che non esiste un sermone, una predicazione ne tanto meno uno studio sul tema: "Il peccato a morte" molti leggono questo verso nella Scrittura ma mai nessuno si é messo li a chiedere: "Signore cosa risponderó a questa argomentazione? Tutti scappano tutti quanti hanno pochissimo insegnamento o quasi niente su questo tema, il mondo della chiesa é completamente allo scuro per dare un chiarimento a questo ragionamento Bibblico. 
Si è frainteso da molti ed evitato da altri perché non possono conciliare questo tema importante, con le loro dottrine, ed è quindi lasciato, semplicemente lasciato solo scritto sul foglio della Bibbia, dalla maggior parte delle chiese.
Com'è vero che gli uomini muoiono naturalmente a causa della maledizione del peccato, vi è un peccato a morte. Questo è un peccato che i cristiani commettono. Senza dubbio, è la causa della morte fisica prematura ´delle vite di molti credenti.
Questa è una verità che non può essere conciliata con l'insegnamento che si può cadere e perdersi dopo aver sperimentato la grazia salvifica. Tuttavia la veritá sará lavorare effettivamente per il bene del credente e stabilire la fede.
Il lavoro di Cristo a pagare per il peccato dell'uomo sulla croce non é finito, anzi si ingrandisce. Aiuta peró, a stabilire il fatto che noi siamo eternamente al sicuro a causa del sangue versato.
È impossibile credere che un salvato possa essere portato a peccare intenzionale, perché non possiamo perdere la nostra salvezza, questa verità ha un effetto santificante sul credente. Essa aiuta effettivamente il credente a rendersi conto che questo fa di certo la differenza, per esempio nel modo in cui vive. E anche se la croce si trova sempre tra il cristiano e il giudizio eterno, il credente vede che Dio castiga e flagella perché lo ama.
Questa verità ingrandisce la grazia di Dio e aiuta l'uomo a umiliarsi di nuovo e dare a Dio tutta la gloria. 
La nostra propensione ad avere fiducia nelle nostre braccia di carne o di pensare che noi meritiamo il favore di Dio a causa delle buone opere o la nostra giustizia, scompare.
Qual è il peccato a morte? E 'un peccato specifico? Chi lo commette e quanto spesso si é commesso?
Potenzialmente, ogni cristiano ha potuto commettere il peccato a morte.
E temo che ci si impegna più frequentemente di quanto ci rendiamo conto.
Anche se dobbiamo stare attenti affinché non ci viene trasmessa l'idea che le morti premature o intempestive fra i cristiani sono il frutto del peccato a morte.
Certe volte, non ci rendiamo conto o non osiamo riconoscere, che molti cristiani attraversano il "Giordano" molto precocemente, perché questo è l'unico modo in cui Dio li può salvare.
Il proprio sistema di peccato, è trasgressione della legge e quindi non costituisce il peccato a morte. Se questo non fosse cosí, allora tutti i cristiani, sarebbe colpevoli di peccato a morte.
Secondo il nostro testo, vi è un peccato che non é a morte e uno ch'é il peccato a morte.
L'idea o la pretesa di alcuni cristiani che dicono di non fare peccato, è semplicemente ridicola.
Secondo la parola di Dio, coloro che fanno tali affermazioni sono ingannati e non hanno la verità in loro. I Giovanni 1: 8 dice: "Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi."
Avete notato che l'apostolo Giovanni si è incluso in questa dichiarazione scritturale?
L'Apostolo Giovanni ci si é incluso insieme a tutti gli altri credenti.
Ad un certo punto, tutti i credenti sono colpevoli di peccato o trasgressione della legge perfetta di Dio.
E, a causa della universalità del peccato, la morte è una condizione che colpisce l'intera creazione. 
1Romani 5:12, e 2Romani 8: 22-23, dicono cosí: (1)" PERCIÒ, siccome per un uomo il peccato è entrato nel mondo, e per il peccato la morte; ed in questo modo la morte è trapassata in tutti gli uomini, perchè tutti hanno peccato; "
(2) "è noi sappiamo che fino ad ora tutto il mondo creato geme insieme, e travaglia. E non solo esso, ma ancora noi stessi, che abbiamo le primizie dello Spirito; noi stessi, dico, gemiamo, in noi medesimi, aspettando l'adottazione, la redenzion del nostro corpo." Fatta eccezione per i cristiani che devono essere vivi alla venuta di Cristo,nel senso di come viene descritto il rapimento in 1 Tessalonicesi 4:15-17: "15Perciocchè noi vi diciamo questo per parola del Signore: che noi viventi, che sarem rimasti fino alla venuta del Signore, non andremo innanzi a coloro che dormono. 16Perciocchè il Signore stesso, con acclamazion di conforto, con voce di arcangelo, e con tromba di Dio, discenderà dal cielo; e quelli che son morti in Cristo risusciteranno primieramente. 17Poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo insieme con loro rapiti nelle nuvole, a scontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre col Signore."(°)
Ogni essere umano deve sperimentare la morte in qualche modo. Alcuni muoiono nella loro infanzia, alcuni nel fiore degli anni, e alcuni vivono fino ad essere vecchi.
Prima o poi tutti gli uomini muoiono......
Senza dubbio ci sono molti fattori che determinano la nostra vita. Quelli che vivono pericolosamente, moriranno presto!  Altri invece, dato il loro stile di vita o l'ambiente in cui vivono, possono essere favorevoli ad una lunga vita, e altri ad una vita breve.
Rispetto all'eternità, la vita dell'umanitá è comunque molto breve.
Giacomo 4:14 dice che la nostra vita è un vapore che appare per un breve periodo di tempo, e poi svanisce.
Tutte le leggi ordinate da Dio - spirituali e naturali - sono state ordinate per il nostro bene, quindi esiggono il massimo rispetto. Rom. 2: 9-10. Pro. 4: 20-22.
Tali principi influenzano la qualità e la durata della vita umana.
Tuttavia il peccato a morte è il risultato di una flagrante violazione della verità, la verità che la persona ha avuto il privilegio di entrarne in possesso, e tante volte molte cose vengono fatte in ignoranza, talché;
Atti 17: 22-30 "22 E Paolo, stando in piè in mezzo dell'Areopago, disse: Uomini Ateniesi, io vi veggo quasi troppo religiosi in ogni cosa. 23 Perciocchè, passando, e considerando le vostre deità, ho trovato eziandio un altare, sopra il quale era scritto: ALL'IDDIO SCONOSCIUTO. Quello adunque il qual voi servite, senza conoscerlo, io ve l'annunzio. 24 L'Iddio che ha fatto il mondo, e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in tempii fatti d'opera di mani. 25 E non è servito per mani d'uomini, come avendo bisogno d'alcuna cosa; egli che dà a tutti e la vita, e il fiato, ed ogni cosa. 26 Ed ha fatto d'un medesimo sangue tutta la generazion degli uomini, per abitar sopra tutta la faccia della terra, avendo determinati i tempi prefissi, ed i confini della loro abitazione; 27 acciocchè cerchino il Signore, se pur talora potessero, come a tastone, trovarlo: benchè egli non sia lungi da ciascun di noi. 28 Poichè in lui viviamo, e ci moviamo, e siamo; siccome ancora alcuni de' vostri poeti hanno detto: Perciocchè noi siamo eziandio sua progenie. 29 Essendo noi adunque progenie di Dio, non dobbiamo stimar che la Deità sia simigliante ad oro, o ad argento, od a pietra; a scoltura d'arte, e d'invenzione umana. 30 Avendo Iddio adunque dissimulati i tempi dell'ignoranza, al presente dinunzia per tutto a tutti gli uomini che si ravveggano.


Romani 2:12. "Imperocchè tutti coloro che avranno peccato, senza la legge, periranno senza la legge; e tutti coloro che avranno peccato, avendo la legge, saranno giudicati per la legge."

Un'altra cosa che dobbiamo capire circa il peccato a morte è che non è semplicemente il rifiuto della verità astratta. 
La maggior parte del mondo è colpevole di questo tipo di peccato. 
È la violazione della verità incarnata da parte dei credenti che costituisce il peccato a morte. 
É la mancanza di rispetto per l'incarnazione della verità nella chiesa, Cristo venuto nella carne.
Moltissimi cristiani disprezzano e disonorano la chiesa e il popolo di Dio. 
I servi del Signore sono spesso il punto focale di questa mancanza di rispetto. Dio non è il Dio della storia, Dio del cielo o Dio del futuro profetico, Egli é l'Iddio da supplicare acciocché vengano istruiti attraverso l'unzione.
Questo è il motivo per cui Satana aggisce così diligentemente, a screditare e far credere che l'incarnazione umana della verità (Cristo)non sia vera. 
È quando gli uomini si confrontano con la verità che diventano responsabili. 
La visione completa é tracciata nei 3 sinottici,
1°di Matteo 12:31-32, che dice: "31 Perciò, io vi dico: Ogni peccato e bestemmia sarà rimessa agli uomini; ma la bestemmia contro allo Spirito non sarà loro rimessa. 32 Ed a chiunque avrà detta alcuna parola contro al Figliuol dell'uomo, sarà perdonato; ma a niuno che l'abbia detta contro allo Spirito Santo, sarà perdonato, nè in questo secolo, nè nel futuro."
2° Marco 3:28-31 che dice: ..."Io vi dico in verità, che a' figliuoli degli uomini sarà rimesso qualunque peccato, e qualunque bestemmia avranno detta. 4800302929 Ma chiunque avrà bestemmiato contro allo Spirito Santo, giammai in eterno non ne avrà remissione; anzi sarà sottoposto ad eterno giudicio. 4800303030 Or egli diceva questo, perciocchè dicevano: Egli ha lo spirito immondo.
4800303131 I suoi fratelli adunque, e sua madre, vennero; e, fermatisi di fuori, mandarono a chiamarlo.

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Il 3° In Luca 12:10 dove dice:..."Ed a chiunque avrà detta alcuna parola contro al Figliuol dell'uomo sarà perdonato; ma, a chi avrà bestemmiato contro allo Spirito Santo non sarà perdonato."



Il nostro Signore non li accusa di aver già effettivamente commesso questo terribile peccato; ma li avverte del pericolo in cui sono, giacché, persistendo in quella via, lo Spirito avrebbe cessato di lottare con essi, i loro cuori si sarebbero indurati, a segno di non poter mai più credere. Ora chi non crede in Gesù, qual giustificatore dei peccatori, non può essere perdonato. Bestemmia significa diffamazione, maldicenza, il parlare a danno di una persona, e così ingiuriarla. Nel Nuovo Testamento, questo vocabolo si applica a contumelia diretta contro Dio, del pari che contro l'uomo, ed in questo senso è una forma di peccato assai grave. Importa però notare:
1. Che non c'è peccato singolo, isolato, misterioso, il quale ponga un uomo fuori affatto dal dominio della misericordia e del perdono. Le Scritture, e Dio ne sia lodato, ci dànno in proposito una certezza assoluta. «E poi venite e discutiamo insieme, dice l'Eterno. Quand'anche i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; quando fosser rossi come la porpora, diventeranno come la lana» Isaia 1:18. «Il sangue di Gesù Cristo, suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato» 1Giovanni 1:7. Qui non si eccettua nessun peccato. Vedi pure Romani 3:22,24. Codeste dichiarazioni vengono ampiamente confermate dall'autorità del nostro Signore: «Io, Figlio di Dio, ed anche Figlio dell'uomo, dichiaro a voi, nemici maligni e mendaci accusatori miei, che «ogni peccato e bestemmia sarà rimessa agli uomini». Perfino Simon Mago che vuol comprare il potere di comunicare lo Spirito Santo, è invitato a pentirsi e a pregare «affinché, se è possibile, gli sia perdonato il pensiero del suo cuore!» Atti 8:22.
2. Notiamo che in Marco 16:16, il Signore medesimo indica l'unico principio essenziale, invariabile, della salvazione o dannazione di ogni anima: «Chi avrà creduto e sarà stato battezzato, sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato». Niuna eccezione, nessun caso particolare sfugge a questo gran principio dell'Evangelo. Qualunque sia l'indole e la gravità del tuo peccato, tu, credendo, ne avrai libero e pieno, perdono, sol che tu lo cerchi mediante la giustizia di Cristo. Dall'altro lato, però, è cosa chiara che lo Spirito Santo è il solo agente che possa mettere nel cuore del peccatore la fede salvatrice. Pertanto, chi respinge sistematicamente e scientemente i preziosi appelli dello Spirito Santo, chi resiste alla sua influenza e persiste nella miscredenza, pone se stesso deliberatamente fuor d'ogni speranza di perdono.
3. Chi pensi ai Farisei ed ai rettori della nazione ebraica, ai quali primieramente il nostro Signore diresse quelle parole, vedrà che il contrasto fra «una parola detta contro il Figliuol dell'uomo», e «la bestemmia contro lo Spirito», può riferirsi al disprezzo gettato da coloro sulla persona di Gesù, quando la sua vera condizione era ancora velata e la sua opera incompiuta, ed alla loro persistente bestemmia quando conobbero pienamente lo splendore di gloria che lo Spirito Santo diffuse sulla persona e sull'opera di lui. La prima bestemmia fu perdonata a Saulo di Tarso perché operava «ignorantemente, non avendo la fede» 1Timoteo 1:13, la seconda non può essere perdonata, perché altro non è in sostanza che un nutrire contro la luce un odio crescente, in proporzione dello sfolgorare di essa, un fuggirla deliberatamente il che equivale al chiudersi la via alla salvazione.
Da tutto ciò che abbiam detto rivelasi che questo terribile peccato consiste nel resistere scientemente, deliberatamente e con pienezza di volontà allo Spirito, il quale ei rivela Cristo, col mezzo degli inviti che egli rivolge al cuor nostro, finché non cessi di lottare col peccatore. Questi viene allora abbandonato alla impenitenza finale. Siccome il credente è «suggellato, con lo Spirito Santo della promessa il quale è l'arra della nostra eredità» Efesini 1:13-14, così allorquando lo Spirito da lui si ritira, il peccatore impenitente è suggellato per la perdizione, sebbene ei si trovi in piena sanità e goda del mondo. Dove l'Evangelo è stato per lungo tempo fedelmente predicato è da temere che i casi, nei quali gli uomini incorrono in questo peccato, non sieno mai tanto rari quanto si potrebbe immaginare.
Gesù disse: "Se io non fossi venuto, e non avessi lor parlato, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa alcuna del lor peccato.." Giovanni 15:22.
Potrei aggiungere che il peccato imperdonabile è anche in persone che sono in contatto personale con coloro in cui abita lo Spirito di verità.
Lo spirito del credente che impegna il peccato imperdonabile, raggiunge un punto di mancanza di rispetto intollerante contro lo Spirito Santo. Questo, ha continuato e ragiunto un punto di ribellione e durezza di cuore in cui la persona disprezza e bestemmia lo Spirito Santo.
Grazie a Dio la nostra salvezza non dipende dal rispettare la Legge di Mosé Se lo fosse non saremmo salvati per grazia mediante la fede. l'incapacità dell'uomo di osservare la legge rende necessario che egli sia salvato per grazia.

Un esempio scritturale del peccato a morte dove é stato somministrato, lo troviamo in I Cor. 11: 29-32. Il problema qui era la mancata osservanza della cena del Signore in modo reverenziale. In realtà era stato osservato da molti con totale disprezzo e mancanza di rispetto per l'occasione. L'ubriachezza, la gola, conflitti e divisioni erano dilaganti.
A causa di questa mancanza di discernimento del corpo del Signore in modo reverenziale, Paolo disse: "Per questo motivo molti sono infermi e malati in mezzo a voi, e molti giaciono nel sonnoPerciocchè, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati. Ora, essendo giudicati, siamo dal Signore corretti, acciocchè non siamo condannati col mondo."I Cor. 11: 30-32.

Sono sicuro che il giudizio nella Chiesa primitiva era rapido e sicuro contro il trasgressore colto in flagrante. Un esempio di questo si trova in Atti 5: 1-11. Non ci sono stati lunghi dibattiti o ritardi quando Anania e Saffira cospirarono insieme per quanto riguarda la vendita della loro proprietà, mentendo allo Spirito Santo. Per ultimo abbiamo la visione minacciosa di alcuni che dichiarano di avere podestá nel cacciare gli spiriti, guarire gli ammalati e via discorrendo, e che quindi vedendo che escono fuori la Scrittura, non potresti contraddirli perché si incappasse alla bestemmia contro lo S. Santo. Bugia, solo bugia per nascondere la malafede, vediamolo con la Parola di Dio, leggiamo in un primo momento, Matteo 7:15-23, esaminiamo attentamente questi versi usciti dalla bocca del Messia: "15 Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. 16 Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie uva dalle spine o fichi dai rovi? 17 Così, ogni albero buono produce frutti buoni; ma l'albero cattivo produce frutti cattivi. 18 Un albero buono non può dare frutti cattivi, né un albero cattivo dare frutti buoni. 19 Ogni albero che non dà buon frutto è tagliato, e gettato nel fuoco. 20 Voi dunque li riconoscerete dai loro frutti. 21 Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?". 23 E allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità".
  1. "15 Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci." Guardarci dai falsi profeti, significa che c'é gente che profetizza, credono di avere lo Spirito Santo, ma sono falsi profeti, perché esternamente sembrano pecore ma dentro sono dei lupi.
  2. 16 "Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie uva dalle spine o fichi dai rovi?" Noi dobbiamo riconoscere questi falsi profeti, dai loro frutti, perché naturalmente non possiamo raccogliere uva dalle spine, ne fichi dai rovi!
  3. 17a "Così, ogni albero buono produce frutti buoni; " Nella nostra vita da Cristiani, ringraziato sia il Signore, abbiamo un modello di Cristiano da fare invidia a tante epoche della chiesa, Il Signore operava con potenti operazioni, i sordi, i ciechi gli zoppo gli ammalati terminali, i morti e tantissimi altri buoni frutti. Questo era un albero che portava frutti buoni, e tutti coloro che si misero contro di lui (ripieno dello Spirito Santo), hanno avuto dei seri problemi.
  4. 17b "ma l'albero cattivo produce frutti cattivi. " Ecco qui abbiamo un albero cattivo che produce anche i frutti cattivi, Gesú non parla di una pianta di pomodoro, che nel giro di alcuni mesi possiamo gustare il frutto e scoprire se é buono per la salsa o meno; il Signore ci parla di un albero, qualcosa per cui devono passare alcune primavere prima di scoprire se questi é un albero di frutti buoni o meno.
  5. 18-23 "....." É inutile girare la frittata, i versi sono chiari, arrampicarsi sugli specchi é solo perdita di tempo, solo l'albero buono puó portare frutti buoni, l'albero cattivo sará sradicato e gettato nel fuoco, da tutto questo possiamo solo pregare e non avere assolutamente paura delle minacce della bestemmia contro lo Spirito Santo, qualcuno che non parla della dottrina insegnata ai Santi ma predica dichiaratamente i pensieri di Arwin le leggi dello zodiaco, la Bibbia scritta sulle piramidi da Enoc ed estraendo eresie, (vedi il seme del serpente), da fantomatici libri scritti da Enoc, e dalle profezie di Ellen White.
Non é bestemmia ma si mettono in guardia persone ignare, che cercano il Signore e trovano dei lupi travestiti di pecore e ragionamenti completamente fuori la salvezza e non contenuti nella Bibbia.


Iddio ci benedica!




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