Il peccato a morte
Nella mia vita da Cristiano ho notato che non esiste un sermone, una predicazione ne tanto meno uno studio sul tema: "Il peccato a morte" molti leggono questo verso nella Scrittura ma mai nessuno si é messo li a chiedere: "Signore cosa risponderó a questa argomentazione? Tutti scappano tutti quanti hanno pochissimo insegnamento o quasi niente su questo tema, il mondo della chiesa é completamente allo scuro per dare un chiarimento a questo ragionamento Bibblico.
Si
è frainteso da molti ed evitato da altri perché non possono
conciliare questo tema importante, con le loro dottrine, ed è quindi
lasciato, semplicemente lasciato solo scritto sul foglio della
Bibbia, dalla maggior parte delle chiese.
Com'è
vero che gli uomini muoiono naturalmente a causa della maledizione
del peccato, vi è un peccato a morte. Questo è un peccato che
i cristiani commettono. Senza dubbio, è la causa della morte
fisica prematura ´delle vite di molti credenti.
Questa
è una verità che non può essere conciliata con l'insegnamento che
si può cadere e perdersi dopo aver sperimentato la grazia
salvifica. Tuttavia la veritá sará lavorare effettivamente
per il bene del credente e stabilire la fede.
Il
lavoro di Cristo a pagare per il peccato dell'uomo sulla croce non é
finito, anzi si ingrandisce. Aiuta peró, a stabilire il fatto
che noi siamo eternamente al sicuro a causa del sangue versato.
È
impossibile credere che un salvato possa essere portato a peccare
intenzionale, perché non possiamo perdere la nostra salvezza, questa
verità ha un effetto santificante sul credente. Essa aiuta
effettivamente il credente a rendersi conto che questo fa di certo la
differenza, per esempio nel modo in cui vive. E anche se la
croce si trova sempre tra il cristiano e il giudizio eterno, il
credente vede che Dio castiga e flagella perché lo ama.
Questa
verità ingrandisce la grazia di Dio e aiuta l'uomo a umiliarsi di
nuovo e dare a Dio tutta la gloria.
La
nostra propensione ad avere fiducia nelle nostre braccia di carne o
di pensare che noi meritiamo il favore di Dio a causa delle buone
opere o la nostra giustizia, scompare.
Qual
è il peccato a morte? E 'un peccato specifico? Chi lo
commette e quanto spesso si é commesso?
Potenzialmente,
ogni cristiano ha potuto commettere il peccato a morte.
E
temo che ci si impegna più frequentemente di quanto ci rendiamo
conto.
Anche
se dobbiamo stare attenti affinché non ci viene trasmessa l'idea che
le morti premature o intempestive fra i cristiani sono il frutto del
peccato a morte.
Certe
volte, non ci rendiamo conto o non osiamo riconoscere, che molti
cristiani attraversano il "Giordano" molto precocemente,
perché questo è l'unico modo in cui Dio li può salvare.
Il
proprio sistema di peccato, è trasgressione della legge e quindi non
costituisce il peccato a morte. Se questo non fosse cosí,
allora tutti i cristiani, sarebbe colpevoli di peccato a morte.
Secondo
il nostro testo, vi è un peccato che non é a morte e uno ch'é il
peccato a morte.
L'idea
o la pretesa di alcuni cristiani che dicono di non fare peccato, è
semplicemente ridicola.
Secondo
la parola di Dio, coloro che fanno tali affermazioni sono ingannati e
non hanno la verità in loro. I Giovanni 1: 8 dice: "Se
diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità
non è in noi."
Avete
notato che l'apostolo Giovanni si è incluso in questa dichiarazione
scritturale?
L'Apostolo
Giovanni ci si é incluso insieme a tutti gli altri credenti.
Ad
un certo punto, tutti i credenti sono colpevoli di peccato o
trasgressione della legge perfetta di Dio.
E,
a causa della universalità del peccato, la morte è una condizione
che colpisce l'intera creazione.
1Romani
5:12,
e
2Romani
8:
22-23,
dicono cosí: (1)"
PERCIÒ,
siccome per un uomo il peccato è entrato nel mondo, e per il peccato
la morte; ed in questo modo la morte è trapassata in tutti gli
uomini, perchè tutti hanno peccato;
"
(2)
"è
noi sappiamo che fino ad ora tutto il mondo creato geme insieme, e
travaglia. E
non solo esso,
ma ancora noi stessi, che abbiamo le primizie dello Spirito; noi
stessi, dico,
gemiamo, in noi medesimi, aspettando l'adottazione, la redenzion del
nostro corpo."
Fatta
eccezione per i cristiani che devono essere vivi alla
venuta di Cristo,nel
senso di come viene descritto il rapimento in 1 Tessalonicesi
4:15-17: "15Perciocchè
noi vi diciamo questo per parola del Signore: che noi viventi, che
sarem rimasti fino alla venuta del Signore, non andremo innanzi a
coloro che dormono. 16Perciocchè
il Signore stesso, con acclamazion di conforto, con voce di
arcangelo, e con tromba di Dio, discenderà dal cielo; e quelli che
son morti in Cristo risusciteranno primieramente. 17Poi
noi viventi, che saremo rimasti, saremo insieme con loro rapiti nelle
nuvole, a scontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre col
Signore."(°)
Ogni
essere umano deve sperimentare la morte in qualche modo.
Alcuni
muoiono nella loro infanzia, alcuni nel fiore degli anni, e alcuni
vivono fino
ad essere
vecchi.
Prima
o poi tutti gli uomini muoiono......
Senza
dubbio ci sono molti fattori che determinano la nostra vita. Quelli
che vivono pericolosamente, moriranno presto! Altri invece,
dato il loro stile di vita o l'ambiente in cui vivono, possono essere
favorevoli ad una lunga vita, e altri ad una vita breve.
Rispetto
all'eternità, la vita dell'umanitá è comunque molto breve.
Giacomo
4:14 dice che la nostra vita è un vapore che appare per un breve
periodo di tempo, e poi svanisce.
Tutte
le leggi ordinate da Dio - spirituali e naturali - sono state
ordinate per il nostro bene, quindi esiggono il massimo
rispetto. Rom. 2: 9-10. Pro. 4: 20-22.
Tali
principi influenzano la qualità e la durata della vita umana.
Tuttavia
il peccato a morte è il risultato di una flagrante violazione della
verità, la verità che la persona ha avuto il privilegio di entrarne
in possesso, e tante volte molte cose vengono fatte in ignoranza,
talché;
Atti
17: 22-30
"22
E Paolo, stando in piè in mezzo dell'Areopago, disse: Uomini
Ateniesi, io vi veggo quasi troppo religiosi in ogni cosa. 23
Perciocchè, passando, e considerando le vostre deità, ho trovato
eziandio un altare, sopra il quale era scritto: ALL'IDDIO
SCONOSCIUTO. Quello adunque il qual voi servite, senza conoscerlo, io
ve l'annunzio. 24
L'Iddio che ha fatto il mondo, e tutte le cose che sono
in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in tempii
fatti d'opera di mani. 25
E non è servito per mani d'uomini, come
avendo bisogno d'alcuna cosa; egli che dà a tutti e la vita, e il
fiato, ed ogni cosa. 26
Ed ha fatto d'un medesimo sangue tutta la generazion degli uomini,
per abitar sopra tutta la faccia della terra, avendo determinati i
tempi prefissi, ed i confini della loro abitazione; 27
acciocchè cerchino il Signore, se pur talora potessero, come
a tastone, trovarlo: benchè egli non sia lungi da ciascun di noi. 28
Poichè in lui viviamo, e ci moviamo, e siamo; siccome ancora alcuni
de' vostri poeti hanno detto: Perciocchè noi siamo eziandio sua
progenie. 29
Essendo noi adunque progenie di Dio, non dobbiamo stimar che la Deità
sia simigliante ad oro, o ad argento, od a pietra; a scoltura d'arte,
e d'invenzione umana. 30
Avendo Iddio adunque dissimulati i tempi dell'ignoranza, al presente
dinunzia per tutto a tutti gli uomini che si ravveggano.
Romani
2:12. "Imperocchè
tutti coloro che avranno peccato, senza la legge, periranno senza la
legge; e tutti coloro che avranno peccato, avendo la legge, saranno
giudicati per la legge."
Un'altra
cosa che dobbiamo capire circa il peccato a morte è che non è
semplicemente il rifiuto della verità astratta.
La
maggior parte del mondo è colpevole di questo tipo di peccato.
È
la violazione della verità incarnata da parte dei credenti che
costituisce il peccato a morte.
É
la mancanza di rispetto per l'incarnazione della verità nella
chiesa, Cristo venuto nella carne.
Moltissimi
cristiani disprezzano e disonorano la chiesa e il popolo di Dio.
I
servi del Signore sono spesso il punto focale di questa mancanza di
rispetto. Dio non è il Dio della storia, Dio del cielo o Dio
del futuro profetico, Egli é l'Iddio da supplicare acciocché
vengano istruiti attraverso l'unzione.
Questo
è il motivo per cui Satana aggisce così diligentemente, a
screditare e far credere che l'incarnazione umana della verità
(Cristo)non sia vera.
È
quando gli uomini si confrontano con la verità che diventano
responsabili.
La
visione completa é tracciata nei 3 sinottici,
1°di
Matteo 12:31-32, che dice: "31
Perciò, io vi dico: Ogni peccato e bestemmia sarà rimessa agli
uomini; ma la bestemmia contro allo Spirito non sarà loro rimessa.
32
Ed a chiunque avrà detta alcuna parola contro al Figliuol dell'uomo,
sarà perdonato; ma a niuno che l'abbia
detta contro allo Spirito Santo, sarà perdonato, nè in questo
secolo, nè nel futuro."
2°
Marco 3:28-31 che dice:
..."Io
vi dico in verità, che a' figliuoli degli uomini sarà rimesso
qualunque peccato, e qualunque bestemmia avranno detta. 29
Ma chiunque avrà bestemmiato contro allo Spirito Santo, giammai in
eterno non ne avrà remissione; anzi sarà sottoposto ad eterno
giudicio. 30
Or
egli diceva questo,
perciocchè dicevano: Egli ha lo spirito immondo.
31
I suoi
fratelli adunque, e sua madre, vennero; e, fermatisi di fuori,
mandarono a chiamarlo.
Il nostro Signore non li accusa di aver già effettivamente commesso questo terribile peccato; ma li avverte del pericolo in cui sono, giacché, persistendo in quella via, lo Spirito avrebbe cessato di lottare con essi, i loro cuori si sarebbero indurati, a segno di non poter mai più credere. Ora chi non crede in Gesù, qual giustificatore dei peccatori, non può essere perdonato. Bestemmia significa diffamazione, maldicenza, il parlare a danno di una persona, e così ingiuriarla. Nel Nuovo Testamento, questo vocabolo si applica a contumelia diretta contro Dio, del pari che contro l'uomo, ed in questo senso è una forma di peccato assai grave. Importa però notare:
1. Che non c'è peccato singolo, isolato, misterioso, il quale ponga un uomo fuori affatto dal dominio della misericordia e del perdono. Le Scritture, e Dio ne sia lodato, ci dànno in proposito una certezza assoluta. «E poi venite e discutiamo insieme, dice l'Eterno. Quand'anche i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; quando fosser rossi come la porpora, diventeranno come la lana» Isaia 1:18. «Il sangue di Gesù Cristo, suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato» 1Giovanni 1:7. Qui non si eccettua nessun peccato. Vedi pure Romani 3:22,24. Codeste dichiarazioni vengono ampiamente confermate dall'autorità del nostro Signore: «Io, Figlio di Dio, ed anche Figlio dell'uomo, dichiaro a voi, nemici maligni e mendaci accusatori miei, che «ogni peccato e bestemmia sarà rimessa agli uomini». Perfino Simon Mago che vuol comprare il potere di comunicare lo Spirito Santo, è invitato a pentirsi e a pregare «affinché, se è possibile, gli sia perdonato il pensiero del suo cuore!» Atti 8:22.
2. Notiamo che in Marco 16:16, il Signore medesimo indica l'unico principio essenziale, invariabile, della salvazione o dannazione di ogni anima: «Chi avrà creduto e sarà stato battezzato, sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato». Niuna eccezione, nessun caso particolare sfugge a questo gran principio dell'Evangelo. Qualunque sia l'indole e la gravità del tuo peccato, tu, credendo, ne avrai libero e pieno, perdono, sol che tu lo cerchi mediante la giustizia di Cristo. Dall'altro lato, però, è cosa chiara che lo Spirito Santo è il solo agente che possa mettere nel cuore del peccatore la fede salvatrice. Pertanto, chi respinge sistematicamente e scientemente i preziosi appelli dello Spirito Santo, chi resiste alla sua influenza e persiste nella miscredenza, pone se stesso deliberatamente fuor d'ogni speranza di perdono.
3. Chi pensi ai Farisei ed ai rettori della nazione ebraica, ai quali primieramente il nostro Signore diresse quelle parole, vedrà che il contrasto fra «una parola detta contro il Figliuol dell'uomo», e «la bestemmia contro lo Spirito», può riferirsi al disprezzo gettato da coloro sulla persona di Gesù, quando la sua vera condizione era ancora velata e la sua opera incompiuta, ed alla loro persistente bestemmia quando conobbero pienamente lo splendore di gloria che lo Spirito Santo diffuse sulla persona e sull'opera di lui. La prima bestemmia fu perdonata a Saulo di Tarso perché operava «ignorantemente, non avendo la fede» 1Timoteo 1:13, la seconda non può essere perdonata, perché altro non è in sostanza che un nutrire contro la luce un odio crescente, in proporzione dello sfolgorare di essa, un fuggirla deliberatamente il che equivale al chiudersi la via alla salvazione.
Da tutto ciò che abbiam detto rivelasi che questo terribile peccato consiste nel resistere scientemente, deliberatamente e con pienezza di volontà allo Spirito, il quale ei rivela Cristo, col mezzo degli inviti che egli rivolge al cuor nostro, finché non cessi di lottare col peccatore. Questi viene allora abbandonato alla impenitenza finale. Siccome il credente è «suggellato, con lo Spirito Santo della promessa il quale è l'arra della nostra eredità» Efesini 1:13-14, così allorquando lo Spirito da lui si ritira, il peccatore impenitente è suggellato per la perdizione, sebbene ei si trovi in piena sanità e goda del mondo. Dove l'Evangelo è stato per lungo tempo fedelmente predicato è da temere che i casi, nei quali gli uomini incorrono in questo peccato, non sieno mai tanto rari quanto si potrebbe immaginare.
Gesù
disse: "Se
io non fossi venuto, e non avessi lor parlato, non avrebbero alcun
peccato; ma ora non hanno scusa alcuna del lor peccato.."
Giovanni
15:22.
Potrei
aggiungere che il peccato imperdonabile è anche in persone che sono
in contatto personale con coloro in cui abita lo Spirito di verità.
Lo
spirito del credente che impegna il peccato imperdonabile, raggiunge
un punto di mancanza di rispetto intollerante contro lo Spirito
Santo. Questo, ha continuato e ragiunto un punto di ribellione e
durezza di cuore in cui la persona disprezza e bestemmia lo Spirito
Santo.
Grazie
a Dio la nostra salvezza non dipende dal rispettare la Legge di Mosé
Se lo fosse non saremmo salvati per grazia mediante la
fede. l'incapacità dell'uomo di osservare la legge rende
necessario che egli sia salvato per grazia.
Un
esempio scritturale del peccato a morte dove é stato somministrato,
lo troviamo in I Cor. 11: 29-32. Il problema qui era la
mancata osservanza della cena del Signore in modo reverenziale. In
realtà era stato osservato da molti con totale disprezzo e mancanza
di rispetto per l'occasione. L'ubriachezza, la gola, conflitti e
divisioni erano dilaganti.
A
causa di questa mancanza di discernimento del corpo del Signore in
modo reverenziale, Paolo disse: "Per questo motivo molti sono
infermi e malati in mezzo a voi, e molti giaciono
nel
sonno. Perciocchè,
se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati. Ora,
essendo giudicati, siamo dal Signore corretti, acciocchè non siamo
condannati col mondo."I
Cor. 11: 30-32.
Sono
sicuro che il giudizio nella Chiesa primitiva era
rapido
e sicuro
contro il trasgressore colto
in flagrante. Un
esempio di questo si trova in Atti 5: 1-11. Non ci sono stati
lunghi dibattiti o ritardi quando Anania e Saffira cospirarono
insieme per quanto riguarda la vendita della
loro proprietà,
mentendo
allo Spirito Santo.
Per ultimo abbiamo la visione minacciosa di alcuni che dichiarano di
avere podestá nel cacciare gli spiriti, guarire gli ammalati e via
discorrendo, e che quindi vedendo che escono fuori la Scrittura, non
potresti contraddirli
perché si incappasse alla bestemmia contro lo S. Santo. Bugia, solo
bugia per nascondere la malafede, vediamolo con la Parola di Dio,
leggiamo in un primo momento, Matteo 7:15-23, esaminiamo attentamente
questi versi usciti dalla bocca del Messia: "15
Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di
pecore, ma dentro sono lupi rapaci. 16
Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie uva dalle spine o
fichi dai rovi? 17
Così, ogni albero buono produce frutti buoni; ma l'albero cattivo
produce frutti cattivi. 18
Un albero buono non può dare frutti cattivi, né un albero cattivo
dare frutti buoni. 19
Ogni albero che non dà buon frutto è tagliato, e gettato nel fuoco.
20
Voi dunque li riconoscerete dai loro frutti. 21
Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel
regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è
nei cieli. 22
Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo
noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e
fatte nel tuo nome molte opere potenti?". 23
E allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti;
allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità".
-
"15 Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci." Guardarci dai falsi profeti, significa che c'é gente che profetizza, credono di avere lo Spirito Santo, ma sono falsi profeti, perché esternamente sembrano pecore ma dentro sono dei lupi.
-
16 "Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie uva dalle spine o fichi dai rovi?" Noi dobbiamo riconoscere questi falsi profeti, dai loro frutti, perché naturalmente non possiamo raccogliere uva dalle spine, ne fichi dai rovi!
-
17a "Così, ogni albero buono produce frutti buoni; " Nella nostra vita da Cristiani, ringraziato sia il Signore, abbiamo un modello di Cristiano da fare invidia a tante epoche della chiesa, Il Signore operava con potenti operazioni, i sordi, i ciechi gli zoppo gli ammalati terminali, i morti e tantissimi altri buoni frutti. Questo era un albero che portava frutti buoni, e tutti coloro che si misero contro di lui (ripieno dello Spirito Santo), hanno avuto dei seri problemi.
-
17b "ma l'albero cattivo produce frutti cattivi. " Ecco qui abbiamo un albero cattivo che produce anche i frutti cattivi, Gesú non parla di una pianta di pomodoro, che nel giro di alcuni mesi possiamo gustare il frutto e scoprire se é buono per la salsa o meno; il Signore ci parla di un albero, qualcosa per cui devono passare alcune primavere prima di scoprire se questi é un albero di frutti buoni o meno.
-
18-23 "....." É inutile girare la frittata, i versi sono chiari, arrampicarsi sugli specchi é solo perdita di tempo, solo l'albero buono puó portare frutti buoni, l'albero cattivo sará sradicato e gettato nel fuoco, da tutto questo possiamo solo pregare e non avere assolutamente paura delle minacce della bestemmia contro lo Spirito Santo, qualcuno che non parla della dottrina insegnata ai Santi ma predica dichiaratamente i pensieri di Arwin le leggi dello zodiaco, la Bibbia scritta sulle piramidi da Enoc ed estraendo eresie, (vedi il seme del serpente), da fantomatici libri scritti da Enoc, e dalle profezie di Ellen White.
Non
é bestemmia ma si mettono in guardia persone ignare, che cercano il
Signore e trovano dei lupi travestiti di pecore e ragionamenti
completamente fuori la salvezza
e non contenuti nella Bibbia.
Iddio
ci benedica!
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