“SHMAA Yisra'el YHVH, YHVH ELOHEYNU Echad“
che
il Messia ci riferisce come: "il più grande comandamento",
é contenuto in Marco 12: 28-34.
Questo
comandamento costituisce la pietra angolare del giudaismo e viene
registrata
in
Deuteronomio 6: 4. Poiché si tratta di un insegnamento molto
importante,
l'ho
fatto tradurre
direttamente dall'ebraico originale - utilizzando la fonetica
inglese,
vediamo
cosa dice esattamente:
“SHMAA
Yisra'el YHVH,
YHVH ELOHEYNU Echad“
“ASCOLTA
ISRAELE YHVH,
YHVH
NOSTRO DIO È UNO“
La maggior parte
delle traduzioni traducono questo verso, in qualcosa di
simile: “Ascolta Israele, il Signore Iddio nostro, é
l'unico Signore”. Perché il sacro Nome
dell'Onnipotente, non viene menzionato nelle traduzioni di questo
importante verso, e in quasi 7000 altri casi delle traduzioni del
Vecchio Testamento moderni?
Facendo riferimento
a “la Shemah” come il più grande comandamento, il Messia, che
era lui stesso un Ebreo praticante, ha confermato che YHVH è uno,
come la minor parte del cristianesimo proclama.
Il nostro testo di
riferimento principale é, Efesini 4: 4, esso riconosce questa Unità
dell'Onnipotente chiaramente, con l'uso ripetuto del numero 'uno'
... “Non v'è un solo corpo ... un solo spirito... un solo
Signore ... un solo Dio e Padre”
Come già accennato
nella nostra discussione, il Messia riguarda l'osservanza dei
comandamenti, tra cui il 'più grande comandamento', come la chiave
per la VITA ETERNA.
Giovanni 17: 3 lo
spiega in questo modo: “Or questa è la vita eterna: che
conoscano Te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo il Messia colui che
hai mandato ..." 1 Giovanni 5:20 “Ma noi sappiamo che il
Figliuol di Dio è venuto, e ci ha dato intendimento, acciocché
conosciamo colui che è il vero; e noi siamo nel vero, nel suo
Figliuol Gesù Cristo; questo è il vero Dio, e la vita eterna.”
Non possiamo amare
qualcuno che non conosciamo. Per poterlo amare, dobbiamo
conoscerlo, e quando lo conosciamo, lo possiamo amare. Se
veramente lo amiamo, accetteremo senza dubbio la Sua volontà, come
espressa nei suoi comandamenti e lo ameremo - perché non ci sono
altri all'infuori di Lui!
Ci si potrebbe
chiedere: 'Perché il Nuovo Testamento sembra aggiungere un altro
essere al Padre, vale a dire: Gesù, ‘colui che tu hai mandato’.
Questo ci porta alla
splendida, rivelazione di cui molti di noi ignoriamo. Luca
10:22 “... e niuno conosce chi è il Figliuolo, se non il
Padre; ne chi è il Padre, se non il Figliuolo; e colui a cui il
Figliuolo avrà voluto rivelarlo “.
Leggiamolo di
nuovo! Leggiamolo con molta attenzione! Si tratta di una
rivelazione divina! E 'inimmaginabile, aver dato una tale
rivelazione impressionante a chi non avrebbe veramente,
volontariamente, e incondizionatamente desiderato di amarlo,
accettarlo e obbedirlo!
E 'ovvio che da
tempi immemorabili, non vi sono stati problemi nel comprendere ed
interpretare il tema del 'Padre' e il 'figlio'. Gli scritti del
Nuovo Testamento e dei libri di storia sono pieni di questo
tema. Tuttavia, se la questione è così importante che il
Salvatore stesso deve fornire la soluzione per rivelazione speciale,
sicuramente ci deve essere qualche mistero su tutta la questione.
1 Timoteo 3:16 si
riferisce esattamente a questo mistero. Ma ricordiamoci; è un
mistero che Egli è pronto a rivelarci.
La verità rivelata,
riguardo a questa materia è contenuta nelle Scritture. In
risposta alla domanda degli intellettuali religiosi, riguardante
l'identità e la relazione tra "il Padre" e "Figlio",
Gesù ha risposto come segue, Giovanni 8:19 “Voi non
conoscete ne me, ne il Padre mio; se voi conosceste me, conoscereste
ancora il Padre mio.” Questa é la risposta per tutti!
Seguiamo
attentamente il ragionamento in questo riferimento Scritturale. Il
Salvatore dichiara che Egli è il Padre stesso, in forma umana come
predetto dai profeti antichi. Giovanni 8:20 lo conferma, quando
dice: “... Questi ragionamenti tenne Gesù in quella parte,
dov'era la cassa delle offerte, insegnando nel tempio;" . Ha
fatto queste affermazioni proprio lì in mezzo ai sacerdoti del
tempio - terreno pericoloso per tali dichiarazioni
controverse! Eppure, “... e niuno lo pigliò, perciocchè
la sua ora non era ancora venuta.”.
Se lo avessero
veramente conosciuto, lo avrebbero amato e rispettato, ed Egli si
sarebbe rivelato a loro.
Voglio insistere:
Giovanni 8:41 “... noi abbiamo un solo Padre, che è
Iddio.” , alla quale GESÚ ha risposto: “Se
l'ONNIPOTENTE fosse vostro Padre, amereste me ...”
Nelle Sue ulteriori
discussioni con loro, GESÚ sostiene (al verso 56) che Egli, (il
Messia), ha visto il loro antenato Abramo, che era vissuto secoli
fa. Giovanni 8:57: “I Giudei a dunque gli dissero: Tu non
hai ancora cinquant'anni, ed hai veduto Abrahamo?' GESÚ rispose:
'...: In verità, in verità, io vi dico, che avanti che Abrahamo
fosse nato, io sono.'”.
Il
nome 'IO SONO' è il nome con cui l'Onnipotente si è rivelato agli
antichi israeliti e ai
Profeti, così si rivelò
come l'unico vero creatore, esattamente
così Egli si è identificato a Mosè in
Esodo 3:14, quando parlò dal mezzo del pruno
ardente.
Mosè ed Abramo
sapevano benissimo che si trovavano davanti all'Onnipotente "IO
SONO". Allo stesso modo, gli uomini della legge,
affrontavano GESÙ, perché hanno capito esattamente cosa volesse
dire, cioè, che Egli era il Grande IO SONO. Ma sono stati molto
offesi dalla Verità rivelata da GESÚ, perché si presentava come il
Padre in persona, eco perché; “... hanno preso delle
pietre per ucciderlo! ...”.
La conclusione
sconcertante di questa materia, è contenuta in Giovanni 8:24 “...
Se non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati”.
Questo avvertimento
é rivolto a noi oggi? Sì, senza dubbio, a meno che non
vogliamo farla finita con la storia della vita eterna come é
contenuta in Giovanni 17: 3, che collega la conoscenza e
l'accettazione della sua vera identità alla vita eterna, "...Or
questa è la vita eterna, che conoscano te, che sei il solo vero
Iddio, e Gesù Cristo, che tu hai mandato."
Perché è così
importante credere che GESÚ è davvero il Creatore e Padre, il
Grande IO SONO? Semplicemente perché esaltando la conoscenza
della sua vera identità, ci porterà ad una maggiore ammirazione e
amore, che farà sì che lui possa rivelare veramente tutta la sua
vera identità al credente. Questo, a sua volta, porterebbe ad
una maggiore obbedienza delle sue leggi, statuti e comandamenti che
Egli ha rivelato a Israele molti secoli fa al Sinai. Queste
leggi sono state emesse per mezzo di Mosè e formarono i principi
base della sua Alleanza con Israele. In conformità con questi
principi ha assicurato un'esistenza estesa e tranquilla nella Terra
d'Israele per il cittadino fedele. In sostanza vuol riferirsi a
ottenere la vita eterna nel suo futuro Regno.
La
corretta interpretazione di Giovanni 17: 3 si riferisce quindi al
requisito della Rivelazione sublime che il Padre e il Figlio è uno
Essere stesso!
L'accettazione di
questa umiltà sottomessa, porterà ad ulteriori rivelazioni, al fine
di portare il credente nella perfezione del corpo Unico, attraverso
un unico Spirito e a un Dio unico.
Il potere maestoso
nel nome "IO SONO", è messo in chiaro nel Vangelo di
Giovanni 18, che descrive l'arresto di GESÚ per quello che disse nel
finale, e per questo venne condannato a morte per crocifissione. Le
guardie romane armate, andarono dove Egli spesso pregava, nel
Giardino del Getsemani e gli chiesero se fosse GESÚ di
Nazareth. “Quando GESÚ disse: 'IO SONO',
indietreggiarono e caddero a terra.” Giovanni 18: 6.
Guardie armate
caduti alla sola espressione di un mero riconoscimento? Erano
deboli? No, questo piuttosto è una chiara indicazione
della Potenza nell'esprimere il NOME dell'Onnipotente: IO SONO!
In questa maniera,
ci sono molti ragionamenti, passi Biblici, velati nascosti nella
Scrittura, sono come cartelli tipo punti panoramici nascosti per una
visuale meravigliosa che portano alla meditazione. Tragicamente,
però, molti pellegrini che si trovano su questa strada, si
affrettano a percorrerla senza meditarla, senza badare le
indicazioni!
Così abbiamo, un
esempio, in Giovanni 10:24, durante la festa di Hanukkah, (in
ebraico חנוכה
o
חֲנֻכָּה,
ḥănukkāh) è una festività ebraica,
conosciuta anche con il nome di Festa delle luci o Festa dei lumi,
nel Tempio di Gerusalemme. “I Giudei a dunque l'intorniarono,
e gli dissero: Infino a quando terrai sospesa l'anima nostra? Se tu
sei il Cristo, diccelo apertamente". GESÚ gli rispose: Io
ve l'ho detto, e voi nol credete; ... Ma voi non credete, perciocchè
non siete delle mie pecore, come io vi ho detto.Le mie pecore
ascoltano la mia voce, ed io le conosco, ed esse mi seguitano. Ed io
do loro la vita eterna, e giammai in eterno non periranno, e niuno le
rapirà di man mia...(Chi altri se non l'Onnipotente può fare
questo?) ... Io ed il Padre siamo una stessa cosa."
Credi ancora
veramente nella teoria della Trinità? che “il Padre e il Figlio è
uno, ma il Padre non è il Figlio, e il Figlio non è il Padre?”
Caro Amico, desidero
veramente che tu oggi percepiste quella prima parola che l'IO SONO
pronuncio all'inizio della creazione, dove DIO in SPIRITO galleggiava
su qualcosa d'inconcreto, Egli pronuncio: "SIA LA LUCE",
Egli non creò i luminari ne delle torci, Egli creò la ragione, Egli
creò la sapienza, Egli creò qualcosa che doveva tenere la Sua
creazione in equilibrio, Egli creò il Lume, quel Lume che ognuno di
noi dovrebbe avere per conoscere il nucleo della vera Via che porta
alla comprensione dell'unicità dell'Onnipotente Dio!
Giovanni 14: 8 “...
Filippo disse (a GESÚ): 'Maestro, mostraci il Padre e ciò ci
basta. GESÚ gli disse: Cotanto tempo sono io già con voi, e tu
non mi hai conosciuto, Filippo? chi mi ha veduto ha veduto il Padre;
come dunque dici tu: Mostraci il Padre? Non credi tu che io son nel
Padre, e che il Padre è in me? le parole che io vi ragiono, non le
ragiono da me stesso; e il Padre, che dimora in me, è quel che fa le
opere. Credetemi ch'io son nel Padre, e che il Padre è in me; se no,
credetemi per esse opere.”
Per coloro che lo
credono, Egli promette di rivelare se stesso e, così facendo, le
rilascia la chiave della vita eterna.
In Giovanni 10:38
Egli praticamente supplica: “... Ma, s'io le fo, benché non
crediate a me, credete alle opere, (come la guarigione dei
malati e ciechi; risuscitare i morti perdonare i peccatori; Marco
2:1-12). acciocché conosciate, e crediate che il Padre è in
me, e ch'io sono in lui.“.
Giovanni
14:1,3,6 “Il vostro cuore non sia turbato; voi credete in
YHWH, credete ancora in me... E quando io sarò andato, e vi avrò
apparecchiato il luogo, verrò di nuovo, e vi accoglierò appresso di
me, acciocché dove io sono, siate ancora voi. ... Io sono la Via, la
Verità e la Vita ..."
“...niuno
viene al Padre se non per me. Se voi mi aveste conosciuto,
conoscereste anche il Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete
veduto. Giovanni
14:7
Amen!
Giuseppe
Basile.
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