sabato 28 marzo 2015

Porta i tuoi pesi a GESÙ




PORTA I TUOI PESI A GESÚ

Un uomo si recò a Gesù per presentargli il grande problema che aveva:
“Maestro, ho condotto da te mio figlio che ha uno spirito muto; e, quando si
impadronisce di lui, dovunque sia, lo fa cadere a terra; egli schiuma, stride i denti e rimane rigido” (Vangelo di Marco 9:14-27).
Come possiamo vedere dal racconto biblico, Gesù non rimase impassibile dinanzi alla richiesta di quest’uomo, ma come sempre manifestò la Sua totale disponibilità: “Portatelo qui da me”. Gesù ancora oggi continua a dire:
“Portami il tuo problema, lascia che sia io a risolverlo”!
Molte persone, anche particolarmente dotte e riconosciute dal popolo, stavano discutendo di quel caso con i discepoli di Gesù, ma nessuno
di loro poteva aiutare quell’uomo.
A chi stai portando le tue difficoltà? Vi è Uno solo in grado ancora
oggi di fare qualcosa per te ed è Gesù, perché Lui è lo stesso ieri, oggi e
in eterno. È Gesù che dice: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo”(Vangelo di Matteo 11:28).
Per Gesù nulla è troppo difficile, i discepoli non erano stati in grado di liberare quel bambino, difatti il padre disse a Gesù: “Ho detto ai tuoi
discepoli che lo scacciassero, ma non hanno potuto”.
Si trattava di un caso difficile, una possessione demoniaca e, quando lo
spirito si impadroniva del bambino, lo rendeva muto, lo gettava per terra,
lo irrigidiva e qualche volta lo aveva gettato anche nel fuoco.
Vi sono problemi che generano le stesse conseguenze alla nostra vita,
ci rendono “muti” facendoci chiudere in noi stessi; alle volte ci “gettano a
terra” togliendoci le forze per reagire; ci irrigidiscono, paralizzando la nostra esistenza.
Se ti trovi in una situazione del genere, sappi che per il Signore non vi è
nulla di troppo difficile.
Anche il profeta Geremia, rivolgendo la sua preghiera a Dio, disse: “Ah,
Signore, Eterno! Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra con la tua gran potenza
e con il tuo braccio steso; non c’è nulla di troppo difficile per te” (Geremia 32:17).
Se pensi che il tuo problema sia troppo grande, portalo a Gesù, perché per Lui non vi sono casi impossibili. Non escluderLo, quindi, dalla
tua vita, rendiLo partecipe delle tue difficoltà, come quell’uomo corri a
Lui in preghiera per presentarGli la tua necessità. Una semplice richiesta: porta i tuoi pesi a Gesù! Il Signore Gesù non chiese a quell’uomo di fare una cosa difficile, ma semplicemente di mettere il proprio peso nelle Sue mani.
Spesso il Signore viene accusato di essere indifferente, disinteressato agli
annosi problemi dell’umanità, mentre è l’uomo che non Lo chiama in
causa. Alle volte ci si aggrappa alle cose più strane, si ricorre a destra e
sinistra per ricevere aiuto, ma non si è disposti a fare la cosa più semplice:
andare a Gesù.

Altrove nella Bibbia ci viene detto: “Getta sull’Eterno il tuo peso, ed
egli ti sosterrà; egli non permetterà mai che il giusto sia smosso”(Libro dei Salmi 55:22). Questo gettare ci parla di un’azione decisa caratterizzata dalla fede. Quell’uomo si accostò a Gesù con un cuore umile, ma con una fede debole, difatti si rivolse a Lui con queste parole: “Se puoi fare qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci”!
Il Signore incoraggiò quella fede fragile, affermando che ogni cosa è possibile per chi crede.
La fede di quell’uomo aveva bisogno di essere ravvivata. Fu saggio nel riconoscere che solo il Signore poteva fortificala, difatti pregò dicendo: “Io credo, vieni in aiuto alla mia incredulità”. L’invito di Gesù vale anche per te: porta i tuoi pesi a Lui!
E, se ritieni di non possedere una grande fede, chiedi al Signore di sovvenire alla tua debolezza, ed Egli sicuramente infonderà nel tuo cuore quella certezza necessaria per sperimentare il Suo aiuto. Una grande liberazione proprio per te.
Dopo aver incoraggiato il Padre, Gesù si occupò del bambino, sgridando
lo spirito immondo e manifestando la Sua autorità assoluta sul male. Difatti il fanciullo fu liberato da quella tremenda schiavitù. Il nemico di Dio, il diavolo, ancora oggi cerca di tenere soggiogato l’uomo, con la schiavitù del peccato, dei vizi, come l’alcool, il fumo, la droga, la febbre del gioco, e tanti altri.
Fra le paure che attanagliano il cuore dell’uomo, una delle più ricorrenti è
il timore della morte. La cosa allarmante è che già dalla più tenera età si è soggiogati da questi legami infernali. Ma c’è una buona notizia, scritta nella Bibbia nella Prima Lettera di Giovanni 3:8: Gesù è venuto nel mondo per distruggere le opere del diavolo!
Sappi allora che, come liberò quel bambino, può liberare ancora te da
ogni legame, oggi stesso. Non c’è “catena” che non possa spezzare, perché solo Lui ha l’autorità di rompere ogni laccio, donando una libertà autentica. Che cosa vuoi che Gesù ti faccia? Gesù fu ben disposto ad aiutare quel padre e quel bambino: Egli vuole aiutare anche te.

E tu, che cosa vorresti da Gesù? Forse il tuo problema si chiama vizio, depressione, scoraggiamento: porta ogni tuo peso a Gesù e sperimenterai la Sua potenza mirabile!
“Portalo qui da me!” Egli lo dice al cuore affranto dai problemi; lo dice a chi pensa di portare i propri pesi da solo; a chi Lo sta escludendo dalla propria vita; Egli lo dice a chi pensa che “non vi sia più nulla da fare”.Gesù non fa discriminazione alcuna, ma è disposto a soccorrerti, se gridi a Lui con cuore sincero, “poiché Egli è ricco verso tutti quelli che lo invocano” (Romani 10:12).

email: cceip-solingen@arcor.de


in fede G.Basile


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