Cosa rende Gesú cosí diverso dagli altri???
Nei secoli, la domanda: «Chi è Gesù?» è stata forte motivo di divisione. Come mai tanto disaccordo? Perché il Suo nome irrita più di qualsiasi altro nome di leader religioso? Perché si può parlare di Dio senza che nessuno si irriti, mentre non appena si nomina Gesù la gente molto spesso vuole interrompere la conversazione, oppure si mette sulla difensiva?
Perché i nomi di Budda, Maometto, Confucio non offendono la gente? Il motivo è che essi non sostennero di essere Dio, mentre Gesù sì. Questo è ciò che lo rende così diverso dagli altri leader religiosi. Affermava in modo chiaro di essere Dio. Egli si presentava come l'unica via per conoscere Dio, l'unica sorgente di perdono dei peccati, l'unico mezzo di salvezza. Per molte persone questo è troppo esclusivo, troppo limitativo per accettarlo. Comunque, il problema non verte su quello che vogliamo pensare o credere, ma, piuttosto, su chi Gesù affermava di essere.
Il Nuovo Testamento presenta chiaramente Cristo come Dio. I nomi usati per Cristo nel Nuovo Testamento sono tali da poter essere attribuiti solo a Dio. Per esempio, Gesù è chiamato Dio in Tito 2:13: «Aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù» (cfr. Giovanni 1:1; Ebrei 1:8; Romani 9:5; 1 Giovanni 5:20).
Le Scritture attribuiscono a Cristo caratteristiche che possono essere vere solo per Dio. Gesù è presentato come essere increato (Giovanni 1:4; 14:6); onnipresente (Matteo 28:20; 18:20); onnisciente (Giovanni 4:16-17; 6:24; Matteo 17:22-27); onnipotente (Apocalisse 1:8; Luca 4:39-41; 7:14,15; Matteo 8:26,27); eterno (1 Giovanni 5:11,12, 20; Giovanni 1:4).
Gesù ricevette l'onore e l'adorazione che solo a Dio si può rivolgere. Affrontando Satana, Gesù disse: «Le Scritture dicono: "Adora il Signore, Dio tuo e a lui solo rendi il culto"» (Matteo 4:10). Gesù è stato adorato come Dio (Matteo 14:33; 28:9), e a volte ha addirittura preteso di essere adorato come tale (Giovanni 5:23; confronta Ebrei 1:6; Apocalisse 5:8-14). La maggior parte dei seguaci di Gesù erano devoti giudei che credevano in un unico vero Dio. Essi erano monoteisti fino alle midolla, eppure Lo riconobbero come Dio incarnato.
Gesù non solo affermò di essere uguale a Dio Suo Padre, ma asserì anche di essere una sola cosa con Lui. Durante la Festa della dedicazione, a Gerusalemme, Gesù fu avvicinato da alcuni capi giudei che gli domandarono se Egli fosse il Cristo. Gesù terminò la Sua risposta dicendo: «"Io e il Padre siamo uno". I Giudei presero di nuovo delle pietre per lapidarlo. Gesù disse loro: "Vi ho mostrato molte buone opere da parte del Padre mio; per quale di queste opere mi lapidate?" I Giudei gli risposero: "Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio"». (Giovanni 10:30-33).
Nel Vangelo di Marco, è descritto il processo di Gesù (14:60-64). La narrazione di questa azione giudiziaria è uno dei resoconti più chiari dell'affermazione di deità fatta da Gesù. «Allora il sommo sacerdote, alzatosi in piedi nel mezzo, domandò a Gesù: "Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?" Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: "Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?" Gesù disse: "Io sono; e vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire sulle nuvole del cielo". Il sommo sacerdote si stracciò le vesti e disse: "Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Voi avete udito la bestemmia. Che ve ne pare?" Tutti lo condannarono come reo di morte».
È interessante notare che Gesù non risponde, così il Sommo Sacerdote lo pone sotto giuramento. Gesù deve rispondere (e son molto felice che abbia risposto). Alla domanda: «Sei tu il Messia, Figlio di Dio?»Gesù risponde: «Sì, Io sono». Un'analisi della risposta di Cristo rivela che Egli affermò di essere stata la stessa risposta data a Mosé.
Il Sinedrio, il tribunale giudaico, comprese questi tre punti, e il Sommo Sacerdote rispose stracciandosi le vesti e dicendo: «Che abbiamo noi più bisogno di testimoni?» Con le loro orecchie, l'avevano finalmente sentito dire direttamente da lui stesso. Fu condannato dalle proprie parole.
GESÚ FÚ CONDANNATO A MORTE, PERCHÉ RIVELÓ DI ESSERE DIO.
«Nessuna prova è più convincente di quella fornita da testimoni ostili, e il fatto che il Signore proclamasse la propria deità è incontestabilmente stabilito dall'accusa rivoltagli dai Suoi nemici. Dobbiamo ricordare che i giudei non erano una tribù di selvaggi ignoranti, ma gente molto colta e profondamente religiosa. È proprio per questa accusa che, senza voci dissenzienti, fu decretata la Sua morte dal Sinedrio, il loro grande Consiglio nazionale, composto dai più eminenti capi religiosi, tra cui vi erano persone come Gamaliele e il suo grande allievo, Saulo di Tarso».
Nella maggior parte dei processi le persone vengono giudicate per quello che hanno fatto, ma non è ciò che accadde per Cristo. Gesù fu giudicato per quello che era. Il processo di Gesù dovrebbe essere sufficiente a dimostrare in modo convincente che Egli dichiarò di essere Dio. I Suoi giudici lo testimoniano. Nel giorno della Sua crocifissione, inoltre, i Suoi nemici mostrarono di riconoscere che Egli aveva affermato di essere Dio incarnato. «Così pure, i capi dei sacerdoti con gli scribi e gli anziani, beffandosi, dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare sé stesso! Se lui è il re d'Israele, scenda ora giù dalla croce, e noi crederemo in lui. Si è confidato in Dio: lo liberi ora, se lo gradisce, poiché ha detto: "Sono Figlio di Dio"». (Matteo 27:41-43).
in fede G.Basile
sabato 22 giugno 2013
Ecclesiaste 12
Ecclesiaste 12.
" Rallegrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza;
Cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo lo squardo dei tuoi occhi." Sappi peró, che per tutto queste cose, Dio ti chiamerá in giudizio!!!
"Ma..." ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni nei quali dirai: " io non ci provo piú alcun piacere"; prima che il sole, la luna, la luce e le stelle si oscurano, e le nuvole tornino dopo la pioggia, prima che il cordone d'argento si stacchi e il vaso d'oro si spezzi, la brocca si rompe sulla fonte e la ruota infranta cada nel pozzo, prima che il fiore della vita appassisca, la polvere torni alla terra come era prima e lo Spirito torni a Dio che l'ha dato, ritorniamo a Gesú, ascoltiamo le Sue esortazioni, tutto scomparira, ogni cosa tornerá a stare in silenzio, non si troverá alcun avvocato, perché questi sará nella stessa condizione tua.
Temi Iddio e osserva i suoi comandamenti, perché questo é il senso della vita per l'uomo, " ...amare Iddio é, osservare i Suoi comandamenti.
Dio infatti fará venire in giudizio ogni opera, tutto ció che é occulto, sia il bene, che il male.
Ora stá a te fare una scelta, la scelta della tua vita...
Quale sará!
in fede G.Basile
" Rallegrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza;
Cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo lo squardo dei tuoi occhi." Sappi peró, che per tutto queste cose, Dio ti chiamerá in giudizio!!!
"Ma..." ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni nei quali dirai: " io non ci provo piú alcun piacere"; prima che il sole, la luna, la luce e le stelle si oscurano, e le nuvole tornino dopo la pioggia, prima che il cordone d'argento si stacchi e il vaso d'oro si spezzi, la brocca si rompe sulla fonte e la ruota infranta cada nel pozzo, prima che il fiore della vita appassisca, la polvere torni alla terra come era prima e lo Spirito torni a Dio che l'ha dato, ritorniamo a Gesú, ascoltiamo le Sue esortazioni, tutto scomparira, ogni cosa tornerá a stare in silenzio, non si troverá alcun avvocato, perché questi sará nella stessa condizione tua.
Temi Iddio e osserva i suoi comandamenti, perché questo é il senso della vita per l'uomo, " ...amare Iddio é, osservare i Suoi comandamenti.
Dio infatti fará venire in giudizio ogni opera, tutto ció che é occulto, sia il bene, che il male.
Ora stá a te fare una scelta, la scelta della tua vita...
Quale sará!
in fede G.Basile
A proposito di figli infallibili...
La
Bibbia dice :
"La
follia è legata al cuore del bambino,
ma la verga della correzione l'allontanerà da lui."Proverbi 22:15
ma la verga della correzione l'allontanerà da lui."Proverbi 22:15
"Insegna
al ragazzo la condotta che deve tenere;
anche quando sarà vecchio non se ne allontanerà."Proverbi 22:6
anche quando sarà vecchio non se ne allontanerà."Proverbi 22:6
"La
verga e la riprensione danno saggezza;
ma il ragazzo lasciato a sé stesso, fa vergogna a sua madre."
Proverbi 29:15
ma il ragazzo lasciato a sé stesso, fa vergogna a sua madre."
Proverbi 29:15
"Castiga
tuo figlio, mentre c'è ancora speranza,
ma non lasciarti andare sino a farlo morire."Proverbi 19:18
ma non lasciarti andare sino a farlo morire."Proverbi 19:18
"Chi
risparmia la verga odia suo figlio,
ma chi lo ama, lo corregge per tempo."
Proverbi 13:24
ma chi lo ama, lo corregge per tempo."
Proverbi 13:24
"E
voi, padri, non irritate i vostri figli,
ma allevateli nella disciplina e nell'istruzione del Signore."
Efesini 6 :4
L'Eterno disse: "Prendete a cuore tutte le parole
che oggi pronunzio solennemente davanti a voi.
Le prescriverete ai vostri figli,
affinché abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge."
Deuteronomio 24 :46
ma allevateli nella disciplina e nell'istruzione del Signore."
Efesini 6 :4
L'Eterno disse: "Prendete a cuore tutte le parole
che oggi pronunzio solennemente davanti a voi.
Le prescriverete ai vostri figli,
affinché abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge."
Deuteronomio 24 :46
Ricetta per figli infallibili
Ricetta
infallibile per formare dei figli ribelli
Fin
dalla tenera età, date al bambino tutto ciò che desidera. Crescerà
con la certezza che il mondo intero gli sia dovuto. Se
dice delle bestialità, ridete! Si crederà intelligente e cercherà
di impararne altre, in modo da far arrossire anche un romanziere
moderno.Non
inculcategli nessuna convinzione religiosa prima dei 18 anni perché
scelga lui stesso. Ma per la stessa ragione, non insegnategli neppure
a parlare l'italiano, perché forse la maggioranza preferirà il
cinese, l'arabo o anche il bantou.Davanti
a lui, decantatene le lodi a tutti i vostri vicini e ditegli che è
il più intelligente dei ragazzi della sua età.Evitate
di criticarlo. Sviluppereste in lui dei complessi di colpa. E se, più
tardi, sarà condannato per aver rubato un'auto o maltrattato una
donna, si sentirà perseguitato da tutta la società.Fate
di tutto per piacergli. Mettetegli a posto le scarpe, i libri, gli
abiti. Si abituerà ad appioppare ad altri tutte quelle cose che
lo annoiano.Che
legga ciò che vuole, perché non è particolarmente importante ciò
che entra nel suo spirito. Bisticciate
spesso davanti i vostri figli. Saranno preparati meglio ad accettare
un giorno una famiglia infernale.Dategli
tutto il danaro possibile. E non lasciate mai che si preoccupi di
guadagnarne lui stesso.Assecondate
qualunque suo desiderio.Prendete
sempre la sua difesa davanti agli insegnati, i vicini o la
polizia.E
se commette un giorno un'idiozia grave, allora difendetevi aspramente
affermando che non avete mai potuto fare nulla di buono di lui.
Perché la dottrina della trinitá?
Perché la
dottrina della trinitá?
Se
la dottrina della trinitá é il fondamento dell'insegnamento
cristiano come quasi tutto il movimento Pentecostale sostiene, allora
siamo persi.
Beh!
Siamo persi perche la trinitá nell'insegnamento delle Sacre
Scritture non esiste e quindi l'affermazione di prima si basa su
qualcosa che non stá scritto.
Alcuni
argomentano, che é difficile da comprendere, e quindi dobbiamo
conviverci.
La
Scrittura non dice cosi, i Santi Apostoli non dicono cosí i Profeti
dell'antico Testamento non dicono cosí e nemmeno coloro che sono
stati chiamati da Dio al Ministerio Divino, dicono cosí.
Adesso
con le Scritture alla mano leggiamo a chi il Signore Gesú rivela la
Sua Parola, essa non viene rivelata ai pastoroni pieni di diplomi di
pastore ( lo dice la Scrittura) eseguiti presso le scuole bibliche.
Se uno vuole imparare a fare il fornaio, deve andare da un fornaio e
imparare tutto cio che il fornaio le insegna, a quel punto questi
diventa come il suo maestro, se qualcuno domani si alza dal letto e
dice di voler diventare pastore v'ha alla scuola biblica e diventa
pastore, cioé impara tutto quello che le viene insegnato dal teologo
o dal'insegnante.
A
questo punto e chiaro che la materialitá ti porta ad essere
razionale e discutere della Scrittura come un libro di filosofia.
Purtroppo
per loro, ma ben per noi, non é cosí.
Matteo
11:25 dice:”In
quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore
del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti
e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli.”
Questo
indica che coloro che si vantano delle loro cognizioni speculative e
filosofiche, la rivelazione le viene nascosta, Gesú le ha rivelate
ai piccoli fanciulli, agli
uomini simili ai fanciulli, docili e senza presunzione, uomini che,
consci di nulla sapere, si propongono solamente «di ascoltare ciò
che il Signore Iddio dirà». Costoro sono bene a ragione detti
«fanciulli», i fanciulli sono i pescatori, i pubblicani e i poveri
illetterati; all'orgoglio dell'intelligenza, viene risposto con
l'accecamento, alla semplicitá del cuore che cerca la veritá, con
la rivelazione.
Alcuni
hanno cercato di distorcere la veritá della Parola di Dio, con
versetti Biblici a saltellare senza capire il perché di quel verso,
intanto precisiamo che Dio é Spirito, non é una persona, la parola
persona in tutti i dizionari di tutte le lingue, é un termine
con cui si designa genericamente un individuo umano, senza
distinzione di sesso e condizione.
Gesú era vero Dio e vero uomo, solo che come umano non ha conosciuto
il peccato, leggendo Luca 1:35 ci immergiamo in mare celestiale:”
L'angelo
le rispose: Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza
dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che
nascerà Santo sarà chiamato, Figliol di Dio.”.
Ecco
la potenza che si denota nel significato di Spirito Santo,
per
la cui operazione dovea esser creato, nel seno della Vergine Maria,
il corpo che Dio preparò pel suo Figliuolo, qual Mediatore Ebrei
10:5,
è quel Creatore Spirito di Dio, di cui è detto Genesi
1:2,
che nel far emergere l'ordine dal caos, «egli muoveva sopra la
faccia delle acque». I due titoli: «Spirito Santo», e «potere
dell'Altissimo», denotano un'unica e medesima cosa; ma la prima
significa santità,
la seconda, la forza
meravigliosa
d'azione.
La luce c'insegna che lo Spirito Santo ha veramente un potere
produttivo di vita, ma non giustifica in veruna guisa la illazione
che esso sia potenza soltanto
senza personalità. Alcuni critici riguardano le parole: «verrà» e
«adombrerà», come di significato sostanzialmente identico. Altri
sostengono che ci indicano due atti, cioè, la preparazione del
corpo, ossia la produzione miracolosa di un essere umano, e il
congiungimento a quello della natura divina in unione personale,
cosicché il Cristo potesse essere «Emmanuele» (Iddio
con
noi);
e
che qui è fatto allusione ad entrambi questi atti. La produzione del
corpo è attribuita uniformemente allo Spirito Santo; l'impersonarsi
della Parola divina con la natura umana così creata, poteva essere
soltanto l'atto personale di quella PAROLA medesima. È questa la
rivelazione che oltrepassa di gran lunga la penetrazione della
ragione umana, e sarebbe quindi più saggio e più riverente,
contentarci in questo caso, di quello che piacque a Dio di rivelarci.
«Nient'altro è qui attribuito allo Spirito, all'infuori di quello
che era necessario.
Per noi basta ricordarci che Dio, ond'esser nostro Redentore, doveva
essere vero uomo e tuttavia non partecipe del peccato e della
condanna di Adamo. Ora queste due condizioni trovansi in Gesú in
maniera soddisfacente, nella maniera colla quale l'umanità sua fu
formata. Fu la potenza dello Spirito Santo che lo trasse dalla
sostanza stessa di Maria; ei fu adunque, al pari di noi, figlio
d'Adamo, per Maria. Creato poi da Dio, come il primo Adamo, egli
compare nel mondo, senza portar seco la macchia del peccato.(Continua...)
giovedì 13 giugno 2013
La Bibbia, il libro che guida alla salvezza
.."La
Bibbia", il Libro che guida alla salvezza
Prima
che la scienza spaziale fosse sviluppata, alcune persone
consideravano la Bibbia come mitologia.
Oggi,
peró, la scienza prova che la Bibbia é vera.
3500
anni fá, nell'etá del bronzo, il concetto dell'universo era lontano
dalla veritá.
Concetto
dell'universo degli antichi Indiani, concetto dell'universo degli
antichi Sumeri. La gente antica non riusciva nemmeno a immaginare che
la terra é sospesa nell'universo. Tuttavia, nell libro di Giobbe,
scritto 3500 anni fá, nella stessa etá del bronzo, la conoscenza
dell'astronomia moderna era giá stata scritta.
Giobbe
26:7 " Egli...tiene sospesa la terra sul nulla." La Bibbia
descrive la terra come se si fosse fatta una foto da un satellite.
La
datazione al radiocarbonio prova che il libro di Giobbe fú scritto
3500 anni fá nell'etá del bronzo.
Con
nostra grande meraviglia, la conoscenza dell'astronomia moderna, fú
scritta nell libro di Giobbe, scritto nell'etá del bronzo. In questa
etá moderna, é una conoscenza comune che la terra fluttua nello
spazio, ma era comune nell'etá del bronzo?
Fino
al 1687, in cui Isaac Newton scoprí, " la legge di gravitazione
universale", e provó che la terra fluttua nello spazio, la
gente non credeva nelle parole della Bibbia: "LA TERRA É
SOSPESA NEL NULLA". Peró, con lo svilupparsi della scienza, si
prova che le scritture della Bibbia sono vere. La Bibbia descrisse
anche la rivoluzione del Sole 3000 anni fá.
Salmo
19:5, " ed ecco ( il sole) é come uno sposo che esce dalla sua
camera di nozze, esulta come un prode che percorre la sua vita. Esso
sorge da una estremitá dei cieli, e il suo giro giunge fino
all'altra estremitá." Peró, é nel XX secolo che l'umanitá
scoprí che il Sole ruota intorno al centro della Galassia. (Bertil
Lindblad astronomo) " Il Sole ruota alla velocitá di 250km/s."
Grazie
allo sviluppo della scienza, si prova che la Bibbia é vera.
3500
anni fá, la Bibbia descrisse correttamente l'interno della Terra.
Giobbe
28:5, " Quanto alla terra, da essa viene il pane, ma di sotto é
sconvolta come dal fuoco."
È
una conoscenza elementare delle scienze della Terra che c'é un
ardente lago di fuoco sotto la terra dove siamo. Tuttavia, fino al
XIX secolo, la gente considerava la Parola di Dio come assurdo, che
c'é un lago di fuoco sotto la terra. Questo perché, la struttuura
interna della Terra fú scoperta durante il XX secolo, il geofisico
Andrija Mohorovicic (1857-1936). Scoprí il mantello nel 1905 tramite
le onde sismiche.Il geofisico Beno Gutenberg (1889-1960) Scoprí il
nucleo esterno della Terra nel 1930. La geofisica Inge Lehmann
(1888-1993) Scoprí il nucleo interno della Terra nel 1936.
Cosi,
vediamo che la scienza moderna prova che la Bibbia é vera.
3500
anni fá, nessuno conosceva il ciclo dell'acqua. Peró, nella Bibbia
scritta 3500 anni fa, si scrisse del ciclo dell'Acqua.
Giobbe
36:27,28 " Egli attira in alto le gocce dell'acqua che, sotto
forma di vapore, si condensano in pioggia, che le nubi riversano e
lasciano cadere sull'uomo in gran quantitá."
Ci
sono tre fasi del ciclo dell'Acqua: evaporazione, condensazione e
precipitazione. Milioni di tonnellate d'Acqua evapora per mezzo
dell'energia solare dalle superfici degli oceani e dei fiumi. quando
questi vapori si condensano, si convertono in nubi, e quando queste
nubi si scontrano gli uni agli altri, diventano gocce d'Acqua e poi
piove.
Il
ciclo dell'acqua non era conosciuto fino ai secoli XVI e XVII, in cui
Pierre Perrault e Edmundo Mariotte scoprirono per mezzo di
esperimenti.
Le
scritture della Bibbia sono vere. Attraverso la scienza, grandi
scienziati della storia, come:Leonardo da Vinci, Louis Pasteur,
Giovanni Koplero, Jean Henri Fabre, Fratelli Wright, furono
assolutamente convinti che Dio esiste, e che la Bibbia é vera.
L'astronomo
Niccoló Copernico disse:"Dio, che é buono, creó l'universo
ordinatamente per noi." Anche il fisico Isaac Newton disse che
"questo meraviglioso sistema del Sole, dei pianeti e delle
comete potette solo originarsi dal progetto e dalla potenza di un
Essere intelligente e potente. E in base al Suo dominio suole essere
chiamato Signore Dio." "Le scoperte scientifiche rivelano
un universo che concorda con le opinioni religiose." Lo affermó
il vincitore del Nobel della fisica, Charles Townes.
Pertanto,
la Bibbia é vera nell'aspetto della scienza, essa sorpassa la
scienza moderna.
Il
Professore Richard A. Swenson, dall'universitá di Wisconsin,
scrive,"Il Dio Onnipotente ha dimostrato sufficientemente la Sua
grandezza tanto nella scienza che nelle scritture.Il problema non é
una deficienza da parte di Dio bensí un offuscamento da parte
nostra.
Dobbiamo
credere nella Bibbia, perché é l'unico libro che ci guida alla
salvezza.
in
fede fr. G. Basile
Il Ritorno a Gesú
Il Ritorno a Gesú
ALCUNI HANNO SCAMBIATO IL SIGNORE PER UN COMODINO, TROVARLO ED APRIRLO QUANDO LE FÁ COMODO, ABBIAMO DIMENTICATO CHE LUI É UN DIO GELOSO LENTO ALL'IRA E DI GRANDE BENIGNITÁ. NON SI POSSONO SERVIRE DUE PADRONI, O SI AMA L'UNO E SI ODIA L'ALTRO, OPPURE SI ODIA L'ALTRO E SI AMA IL PRIMO, AVANTI COSÍ NON SI V'HA DA NESSUNA PARTE. IL PRINCIPE DI QUESTO TEMPO CI HA FATTO DIVENTARE TIEPIDI E NELLA RIVELAZIONE CHE HA RICEVUTO GIOVANNI STÁ SCRITTO QUANTO SEGUE:
"...Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente!
Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò dalla mia bocca.
Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!" Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo.
Perciò io ti consiglio di comperare da me dell'oro purificato dal fuoco, per arricchirti; e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungerti gli occhi e vedere.
Tutti quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti.
Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me." (Apocalisse 3:15)
CARI: Essere freddo è lo stato dell'uomo naturale, inconvertito, estraneo alla vita dello Spirito di Dio; essere fervente è l'essere penetrato interamente dal fuoco dello Spirito che santifica gli affetti più ardenti. Oggi l'uomo é divenuto tiepido, Il tiepido è colui che conosce il Vangelo, ma che i mezzi di grazia, l'amore infinito del Salvatore non son riusciti a strapparlo al mondo e a se stesso'. Non v'è nè zelo nè entusiasmo nel suo cristianesimo. Non è contrario alla religione, ma non è neppure acceso di ardore per la verità, di amore per Dio e per i suoi simili: si adagia nella mediocrità di un cuore diviso. Ricordate quando qualche sabato ci veniva illustrato quel libretto intitolato, "il cuore dell'uomo"? Oh,Alleluia!! Era meraviglioso.Ci veniva spiegato, lo stato dell'uomo infedele, poi quando incontrava Gesú, quando lo S.Santo entrava nel suo cuore, la pulizia che veniva fatta dentro di se con il perdono dei peccati, veniva mostrata anche una sequenza tragica, la condizione della tiepiditá, poi l'allontanamento del Signore e la conseguente caduta nelle mani del maligno, poi si mostrava come le prove ammodellavano il cristiano, era qualcosa di appassionante.
Oggi siamo diventati dottori della legge, non abbiamo bisogno che nessuno ci corregge, siamo incorregibili, stiamo entrando in un era cristiana molto permissiva, si chrede che tutto é da parte del Signore, ci stiamo compromettendo, non é cosi, dobbiamo abbracciare la croce di Cristo, questo non é essere distruttivi o pessimisti, questa é la realtá che Paolo ci illustra nella Parola di Dio.
Oggi le chiese evangeliche, si stanno convertendo ai giovani, lo spirito di questo secolo, le ha messo un seme nella mente, che per poter portare giovani a Cristo, bisogna scendere a compromessi con loro, questa é tutta opera del male, queste menti sono diventate perverse, come dice: (Giuda dal 10-13)
"...Ma costoro dicono male di tutte le cose che ignorano, e si corrompono in tutte quelle le quali, come gli animali senza ragione, naturalmente sanno. Quai a loro! Perciocché son camminati per la via di Caino, e si son lasciati trasportare per l'inganno del premio di Balaam, e son periti per la contradizione di Core.
Costoro sono macchie nei vostri pasti di caritá, mentre son sono a tavola con voi, pascendo loro stessi senza riverenza, nuvole senza acqua, sospinti qua e lá dai venti, alberi appassati, sterili, due volte morti, diradicati; Fiere onde del mare, schiumanti le loro bruttura; stelle erranti, a cui é riserbata la caligine delle tenebre in eterno."
Questi son coloro che ignorano la rivelazione di Dio, la sfera dell'invisibile Dio, del celeste.
La giustizia di Dio li raggiungerà sicuramente perchè imitano la condotta dei peccatori che sono posti dalle Scritture come esempi della sorte che attende coloro che si ribellano alla volontà di Dio. Come si ha da intender qui la via di Caino? Si risponde dagli uni: È la via dell'omicidio, non materiale ma spirituale, perchè mentre Caino uccise il corpo, costoro uccidon le anime trascinandole al male. È la via, rispondono altri, dello scetticismo, perchè certi scritti giudaici rappresentano Caino come tipo degli scettici. Meglio attenersi all'opinione di chi vede nella via di Caino la via dell'invidia e dell'odio contro gli uomini pii che sono un vivente rimprovero all'empietà dei malvagi. Caino si lasciò dominar da quei sentimenti nonostante gli avvertimenti divini e fu maledetto.
Giuda parla del traviamento e dell'errar morale di quel falso profeta(Balaam). L'amor del guadagno promessogli l'avea tratto a lavorare, nonostante la proibizione divina, alla rovina del popolo di Dio, sia col pronunziar maledizioni contro di esso (cosa che gli fu impedita), sia col consiglio diabolico dato alle donne madianite di trascinar gl'Israeliti nella fornicazione e nell'idolatria Così, colla speranza di trarne lucro, i falsi dottori inducono i cristiani a gettarsi nella dissolutezza sotto pretesto di libertà, e per tal modo lavorano alla rovina della Chiesa di Dio.
"Figlioletti uscite fuori da Babilonia, uscite fuori dal caos uscite fuori da queste chiese moderne, perche :" Gesú é lo stesso ieri oggi ed in eterno." (Ebrei 13:8)
Ho assistito negli anni, a delle riunioni di culto delle chiese "libere, moderne", il messagio é "L'amore verso il membro della comunitá" Gesú é fuori dalla chiesa, la preghiera é morta, per creare un atmosfera celestiale sfruttano la musica di cantici pseudo cristiani, si vive una vita come del mondo , il cambiamento non esiste, l'ordine nella comunitá non esiste, le donne piene di gioielli, truccate come Izebel, pantaloni mozzafiato, capelli tagliati alla maschietta e la cosa piú importante? Dicono di adorare Iddio e non si coprono il capo! La loro risposta: "Dio guarda il nostro cuore".
Io rispondo: "Pietá Signore, pietá .
L 'amore di Cristo adopera ogni mezzo, anche i più severi, per salvare le anime. 'L'amore non è mai crudele, ma può esser severo. Cristo agisce come un padre che vuole il bene dei suoi figli. Il riprendere è il rappresentare ad ognuno il suo torto, in modo da convincerlo; castigare vale propriamente 'educare dei fanciulli' sottoponendoli alla necessaria disciplina che comprenda la riprensione, ma si estende anche ai castighi. All'amorevole per quanto severa disciplina del Signore, oggi noi che abbiamo la luce, dobbiamo rispondere con zelo e con ravvedimento. L'interno ardore di amore che si traduce in zelo nelle opere è appunto quel che fa difetto alla chiesa di oggi. Ho assistito a dei raggionamenti nella quale noi credenti dobbiamo adeguarci a questo secolo cioé al modo di vedere le cose oggi, e quindi compromettere gli insegnamenti sani dell Signore Gesú per farci capire dalla modernitá, il problema é che il Gesú stá preparando dei guerrieri per la SUA armata, e in questa ci sono guerrieri nati dinuovo, ripieni dello Spirito con lampade piene di olio, i lombi cinti e le armature sempre pronte al combattimento, non cose tiepide che pensano il letto caldo di casa ma alla battaglia con Cristo dove LUI é il capitano. Il ravvivar lo zelo sarà di necessità accompagnato dal ravvedimento rispetto alla triste tiepidezza mostrata fin qui.
Il Signore non esorta soltanto a pentimento; fa di più, si accosta ad ogni individuo e cerca di entrar nel suo cuore; si presenta perciò umilmente alla porta del cuore e picchia: picchia, cogli gli inviti della Sua Parola e del Suo Spirito, picchia anche colle sue riprensioni facendo appello alla libertà, alla responsabilità, alla sete di pace e di felicità di ogni persona. Se uno presta ascolto alla voce di Cristo e lo accoglie con fede come Salvatore ed amico, egli gusta le gioie della comunione personale col Signore.
RITORNIAMO AL SIGNORE EGLI CI HA GIÁ PERDONATO....
in fede G.Basile
ALCUNI HANNO SCAMBIATO IL SIGNORE PER UN COMODINO, TROVARLO ED APRIRLO QUANDO LE FÁ COMODO, ABBIAMO DIMENTICATO CHE LUI É UN DIO GELOSO LENTO ALL'IRA E DI GRANDE BENIGNITÁ. NON SI POSSONO SERVIRE DUE PADRONI, O SI AMA L'UNO E SI ODIA L'ALTRO, OPPURE SI ODIA L'ALTRO E SI AMA IL PRIMO, AVANTI COSÍ NON SI V'HA DA NESSUNA PARTE. IL PRINCIPE DI QUESTO TEMPO CI HA FATTO DIVENTARE TIEPIDI E NELLA RIVELAZIONE CHE HA RICEVUTO GIOVANNI STÁ SCRITTO QUANTO SEGUE:
"...Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente!
Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò dalla mia bocca.
Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!" Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo.
Perciò io ti consiglio di comperare da me dell'oro purificato dal fuoco, per arricchirti; e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungerti gli occhi e vedere.
Tutti quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti.
Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me." (Apocalisse 3:15)
CARI: Essere freddo è lo stato dell'uomo naturale, inconvertito, estraneo alla vita dello Spirito di Dio; essere fervente è l'essere penetrato interamente dal fuoco dello Spirito che santifica gli affetti più ardenti. Oggi l'uomo é divenuto tiepido, Il tiepido è colui che conosce il Vangelo, ma che i mezzi di grazia, l'amore infinito del Salvatore non son riusciti a strapparlo al mondo e a se stesso'. Non v'è nè zelo nè entusiasmo nel suo cristianesimo. Non è contrario alla religione, ma non è neppure acceso di ardore per la verità, di amore per Dio e per i suoi simili: si adagia nella mediocrità di un cuore diviso. Ricordate quando qualche sabato ci veniva illustrato quel libretto intitolato, "il cuore dell'uomo"? Oh,Alleluia!! Era meraviglioso.Ci veniva spiegato, lo stato dell'uomo infedele, poi quando incontrava Gesú, quando lo S.Santo entrava nel suo cuore, la pulizia che veniva fatta dentro di se con il perdono dei peccati, veniva mostrata anche una sequenza tragica, la condizione della tiepiditá, poi l'allontanamento del Signore e la conseguente caduta nelle mani del maligno, poi si mostrava come le prove ammodellavano il cristiano, era qualcosa di appassionante.
Oggi siamo diventati dottori della legge, non abbiamo bisogno che nessuno ci corregge, siamo incorregibili, stiamo entrando in un era cristiana molto permissiva, si chrede che tutto é da parte del Signore, ci stiamo compromettendo, non é cosi, dobbiamo abbracciare la croce di Cristo, questo non é essere distruttivi o pessimisti, questa é la realtá che Paolo ci illustra nella Parola di Dio.
Oggi le chiese evangeliche, si stanno convertendo ai giovani, lo spirito di questo secolo, le ha messo un seme nella mente, che per poter portare giovani a Cristo, bisogna scendere a compromessi con loro, questa é tutta opera del male, queste menti sono diventate perverse, come dice: (Giuda dal 10-13)
"...Ma costoro dicono male di tutte le cose che ignorano, e si corrompono in tutte quelle le quali, come gli animali senza ragione, naturalmente sanno. Quai a loro! Perciocché son camminati per la via di Caino, e si son lasciati trasportare per l'inganno del premio di Balaam, e son periti per la contradizione di Core.
Costoro sono macchie nei vostri pasti di caritá, mentre son sono a tavola con voi, pascendo loro stessi senza riverenza, nuvole senza acqua, sospinti qua e lá dai venti, alberi appassati, sterili, due volte morti, diradicati; Fiere onde del mare, schiumanti le loro bruttura; stelle erranti, a cui é riserbata la caligine delle tenebre in eterno."
Questi son coloro che ignorano la rivelazione di Dio, la sfera dell'invisibile Dio, del celeste.
La giustizia di Dio li raggiungerà sicuramente perchè imitano la condotta dei peccatori che sono posti dalle Scritture come esempi della sorte che attende coloro che si ribellano alla volontà di Dio. Come si ha da intender qui la via di Caino? Si risponde dagli uni: È la via dell'omicidio, non materiale ma spirituale, perchè mentre Caino uccise il corpo, costoro uccidon le anime trascinandole al male. È la via, rispondono altri, dello scetticismo, perchè certi scritti giudaici rappresentano Caino come tipo degli scettici. Meglio attenersi all'opinione di chi vede nella via di Caino la via dell'invidia e dell'odio contro gli uomini pii che sono un vivente rimprovero all'empietà dei malvagi. Caino si lasciò dominar da quei sentimenti nonostante gli avvertimenti divini e fu maledetto.
Giuda parla del traviamento e dell'errar morale di quel falso profeta(Balaam). L'amor del guadagno promessogli l'avea tratto a lavorare, nonostante la proibizione divina, alla rovina del popolo di Dio, sia col pronunziar maledizioni contro di esso (cosa che gli fu impedita), sia col consiglio diabolico dato alle donne madianite di trascinar gl'Israeliti nella fornicazione e nell'idolatria Così, colla speranza di trarne lucro, i falsi dottori inducono i cristiani a gettarsi nella dissolutezza sotto pretesto di libertà, e per tal modo lavorano alla rovina della Chiesa di Dio.
"Figlioletti uscite fuori da Babilonia, uscite fuori dal caos uscite fuori da queste chiese moderne, perche :" Gesú é lo stesso ieri oggi ed in eterno." (Ebrei 13:8)
Ho assistito negli anni, a delle riunioni di culto delle chiese "libere, moderne", il messagio é "L'amore verso il membro della comunitá" Gesú é fuori dalla chiesa, la preghiera é morta, per creare un atmosfera celestiale sfruttano la musica di cantici pseudo cristiani, si vive una vita come del mondo , il cambiamento non esiste, l'ordine nella comunitá non esiste, le donne piene di gioielli, truccate come Izebel, pantaloni mozzafiato, capelli tagliati alla maschietta e la cosa piú importante? Dicono di adorare Iddio e non si coprono il capo! La loro risposta: "Dio guarda il nostro cuore".
Io rispondo: "Pietá Signore, pietá .
L 'amore di Cristo adopera ogni mezzo, anche i più severi, per salvare le anime. 'L'amore non è mai crudele, ma può esser severo. Cristo agisce come un padre che vuole il bene dei suoi figli. Il riprendere è il rappresentare ad ognuno il suo torto, in modo da convincerlo; castigare vale propriamente 'educare dei fanciulli' sottoponendoli alla necessaria disciplina che comprenda la riprensione, ma si estende anche ai castighi. All'amorevole per quanto severa disciplina del Signore, oggi noi che abbiamo la luce, dobbiamo rispondere con zelo e con ravvedimento. L'interno ardore di amore che si traduce in zelo nelle opere è appunto quel che fa difetto alla chiesa di oggi. Ho assistito a dei raggionamenti nella quale noi credenti dobbiamo adeguarci a questo secolo cioé al modo di vedere le cose oggi, e quindi compromettere gli insegnamenti sani dell Signore Gesú per farci capire dalla modernitá, il problema é che il Gesú stá preparando dei guerrieri per la SUA armata, e in questa ci sono guerrieri nati dinuovo, ripieni dello Spirito con lampade piene di olio, i lombi cinti e le armature sempre pronte al combattimento, non cose tiepide che pensano il letto caldo di casa ma alla battaglia con Cristo dove LUI é il capitano. Il ravvivar lo zelo sarà di necessità accompagnato dal ravvedimento rispetto alla triste tiepidezza mostrata fin qui.
Il Signore non esorta soltanto a pentimento; fa di più, si accosta ad ogni individuo e cerca di entrar nel suo cuore; si presenta perciò umilmente alla porta del cuore e picchia: picchia, cogli gli inviti della Sua Parola e del Suo Spirito, picchia anche colle sue riprensioni facendo appello alla libertà, alla responsabilità, alla sete di pace e di felicità di ogni persona. Se uno presta ascolto alla voce di Cristo e lo accoglie con fede come Salvatore ed amico, egli gusta le gioie della comunione personale col Signore.
RITORNIAMO AL SIGNORE EGLI CI HA GIÁ PERDONATO....
in fede G.Basile
IL GIOCO (D'AZZARDO)...
IL GIOCO (D'AZZARDO)...
Azzardo: dall’arabo az-zahr, vuol dire: “Dado da gioco”.
Quante vite spezzate dal gioco d’azzardo?!
Giorno dopo giorno, a tentare la fortuna, sperando nella sorte, si rincorre la dea bendata in tutti i giochi.
Anche lo Stato, invece di tutelare la salute dei cittadini, pensa a riempire le proprie casse con un fatturato annuo di circa 100 miliardi di euro.
Come un cancro nell’anima, c’è chi ha perso la propria casa, il camion con tutto il carico, la propria moglie, fino ad uccidere i propri cari per avere denaro da giocare: tragedie umane indicibili.
Un uomo religioso, che si vantava di non essere più un gioco-dipendente dalle scommesse sui cavalli, un mattino si svegliò e tutto eccitato disse alla moglie: “Stanotte ho sognato che in cielo v’erano sette stelle! Appena mi sono svegliato, ho visto l’orologio, e segnava le sette in punto!
Così ho pregato tanto Dio, chiedendogli una conferma che questo numero possa essere la svolta della nostra vita; ovviamente gli ho promesso che avrei dato un tot dell’eventuale vincita alla chiesa!
Così, dopo aver pregato, ho visto sul calendario che oggi è il settimo giorno del mese!”.
La moglie lo guardò allibita, ma l’uomo, non curante dello sguardo eloquente della stessa, perché preso dalla circostanza, si precipitò fuori casa diretto all’ippodromo della città.
Uscito in strada, continuava dentro di sé a pregare Dio e sperare nella sorte.
Così accadde che l’autobus per l’ippodromo era il numero “sette”; l’uomo, baciando il suo omino gobbo col corno rosso, ringraziava Dio in cuor suo.
Non stava nella pelle dalla gioia, continuando sempre a chiedere ulteriori conferme.
Giunse all’ippodromo mentre stavano per chiudersi le scommesse proprio per la “settima” gara.
L’uomo ringraziò Dio per l’ennesima volta, e puntò tutto quanto aveva sul cavallo numero “sette”!
Sapete com’è andata a finire?
Il cavallo con il numero “sette” arrivò SETTIMO!
Che questa breve storia possa farci riflettere sulla vera vita, uscendo dal nostro misero mondo luccicante di sopravvivenza!
Tutto questo succede perché l’uomo non è mai contento di quello che Dio gli dà, vuole sempre di più con avidità irrefrenabile.
Il Re Salomone nella sua proverbiale sapienza diceva: “La sanguisuga ha due figlie che dicono: «Dammi, dammi!»” (Proverbi 30:15 ).
L’uomo è come una sanguisuga quando vuole tutto e subito!
L’apostolo Paolo invece poteva dire: “...ho imparato ad essere contento nello stato in cui mi trovo” (Filippesi 4:11 ); egli aveva trovato la sua più grande ricchezza in Gesù!
E Gesù stesso, consigliandoci per il meglio, apostrofa: “Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua?” (Matteo 16:26 ).
Perché perdere la propria anima eterna per del misero denaro terreno?
Andando a Gesù, leggendo la Bibbia, si viene liberati dalla dannosa vita d’azzardo; Gesù dona la vera vita, quella eterna.
Azzardo: dall’arabo az-zahr, vuol dire: “Dado da gioco”.
Quante vite spezzate dal gioco d’azzardo?!
Giorno dopo giorno, a tentare la fortuna, sperando nella sorte, si rincorre la dea bendata in tutti i giochi.
Anche lo Stato, invece di tutelare la salute dei cittadini, pensa a riempire le proprie casse con un fatturato annuo di circa 100 miliardi di euro.
Come un cancro nell’anima, c’è chi ha perso la propria casa, il camion con tutto il carico, la propria moglie, fino ad uccidere i propri cari per avere denaro da giocare: tragedie umane indicibili.
Un uomo religioso, che si vantava di non essere più un gioco-dipendente dalle scommesse sui cavalli, un mattino si svegliò e tutto eccitato disse alla moglie: “Stanotte ho sognato che in cielo v’erano sette stelle! Appena mi sono svegliato, ho visto l’orologio, e segnava le sette in punto!
Così ho pregato tanto Dio, chiedendogli una conferma che questo numero possa essere la svolta della nostra vita; ovviamente gli ho promesso che avrei dato un tot dell’eventuale vincita alla chiesa!
Così, dopo aver pregato, ho visto sul calendario che oggi è il settimo giorno del mese!”.
La moglie lo guardò allibita, ma l’uomo, non curante dello sguardo eloquente della stessa, perché preso dalla circostanza, si precipitò fuori casa diretto all’ippodromo della città.
Uscito in strada, continuava dentro di sé a pregare Dio e sperare nella sorte.
Così accadde che l’autobus per l’ippodromo era il numero “sette”; l’uomo, baciando il suo omino gobbo col corno rosso, ringraziava Dio in cuor suo.
Non stava nella pelle dalla gioia, continuando sempre a chiedere ulteriori conferme.
Giunse all’ippodromo mentre stavano per chiudersi le scommesse proprio per la “settima” gara.
L’uomo ringraziò Dio per l’ennesima volta, e puntò tutto quanto aveva sul cavallo numero “sette”!
Sapete com’è andata a finire?
Il cavallo con il numero “sette” arrivò SETTIMO!
Che questa breve storia possa farci riflettere sulla vera vita, uscendo dal nostro misero mondo luccicante di sopravvivenza!
Tutto questo succede perché l’uomo non è mai contento di quello che Dio gli dà, vuole sempre di più con avidità irrefrenabile.
Il Re Salomone nella sua proverbiale sapienza diceva: “La sanguisuga ha due figlie che dicono: «Dammi, dammi!»” (Proverbi 30:15 ).
L’uomo è come una sanguisuga quando vuole tutto e subito!
L’apostolo Paolo invece poteva dire: “...ho imparato ad essere contento nello stato in cui mi trovo” (Filippesi 4:11 ); egli aveva trovato la sua più grande ricchezza in Gesù!
E Gesù stesso, consigliandoci per il meglio, apostrofa: “Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua?” (Matteo 16:26 ).
Perché perdere la propria anima eterna per del misero denaro terreno?
Andando a Gesù, leggendo la Bibbia, si viene liberati dalla dannosa vita d’azzardo; Gesù dona la vera vita, quella eterna.
Dio é sempre puntuale.
Dio é sempre puntuale.
Carissimi amici,
Spesso pensiamo che Dio, tra miriadi di cose da fare nel mondo, corra qua e lá a rimediare delle situazioni che forse Gli stavano sfuggendo di mano, pesiamo che alcune volte Egli arrivi in ritardo in certi bisogni, anche di vita o di morte, e non ha potuto fare nulla. NO, questa é la nostra grottesca caratteristica umana, DIO é l'Onnipotente!
Dio ha tutto sotto controllo, Egli copre ogni spazio, non Le sfugge nulla, Egli legge i nostri pensieri, Lui controlla tutto ció che ci circonda, visibile ed invisibile.
Dio ha il pieno controllo sulle forze della natura, sulle leggi dell’universo e ha il dominio ancora su di esse. Dio non ha dato ad altri il controllo di tutte le cose, Lui stesso ne ha il pieno controllo.
Nella BIbbia vediamo alcune persone che avevano il tuoi stessi pensieri:
Il fratello di Marta e Maria (Lazzaro), era morto e, secondo Marta e Maria; se Gesù anziché tardare fosse arrivato prima , Lazzaro non sarebbe morto… Leggiamo cosa dice Maria; Appena Maria fu giunta dov’ era Gesù e l’ ebbe visto, gli si gettò ai piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto». (Giovanni 11:32).
Questa non era una situazione sfuggita di mano a Gesú, questo era il piano di Dio. Gesú Cristo aveva tardato di proposito proprio perché il miracolo sarebbe stato straordinario!
I servi di Jario vennero a Gesú dicendogli di non scomodarsi perché la bambina era giá deceduta, Mentr’ egli parlava ancora, venne uno dalla casa del capo della sinagoga, a dirgli: «Tua figlia è morta; non disturbare più il Maestro». (Luca 8:49)
Gesù aveva appena guarito e salvato una donna dal flusso di sangue, questo sicuramente fu la causa del ritardo ma in realtà non c’era una reale urgenza perchè secondo Gesù la bambina dormiva! Or tutti piangevano e facevano cordoglio per lei. Ma egli disse: «Non piangete, perché non è morta, ma dorme». (Luca 8:52)
Gesù entrò in casa di Iario e risuscitò la bambina.
Dio non ha contrattempi o ritardi, Dio attribuisce il giusto tempo e la giusta priorità a tutte le situazioni, secondo i Suoi termini e secondo la Sua volontà.
Anche la morte di Gesù. è stata attribuita ad un tragico evento finale di un uomo che era venuto per fare del bene e invece alla fine cadde rovinosamente nella trappola della morte. No! Il piano perfetto di Dio prevedeva la morte di Cristo Gesù sulla croce per il perdono dei peccati e la vittoria definitiva sulla morte! Il giorno e l’ora erano stati già stabiliti dal principio. In quel venerdì prima della pasqua, tutti i discepoli e gli apostoli che avevano seguito Gesù pensarono ad un grande fallimento, ma Dio aveva stabilito che arrivasse la domenica, dove il sepolcro fu aperto e il Signore risorto. Dall’apparenza di un grande fallimento, al compimento del grandioso piano di redenzione da parte di Dio; Cristo è risorto! Il peccato è stato sconfitto. Tutto questo sotto il pieno controllo di Dio!
"Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, ne le mie vie sono le vostre vie", dice il Signore.
(Isaia 55:8)
Amico, se pensi che Dio stá tardando, stai limitando Dio, Egli arriverá, ne un attimo prima, ne un attimo dopo, arriverá nel momento giusto per fare qualcosa di straordinariamente grande nella tua vita.
Stai in silenzio davanti al Signore, e aspettalo; ( Salmo37:7)
in fede G.Basile
Culti in diretta
sabato 1 giugno 2013
Questa é la mia fede.
Questa
é la mia fede.
E
lo grideró fino alla noia.
La
mente dell'uomo é stata traviata.
É
impossibile riuscire a capire la veritá della Parola di Dio e quella
dell'altro, se la guida e la rivelazione di Dio non é con lui.
"Ecco
la rivelazione-chiave, cioè la più importante rivelazione della Divinità
che si possa trovare in tutta la Bibbia. Ed è questa: Gesù è Dio,
Egli ed il Padre sono uno.
V’è
un solo Dio e il suo nome è Gesù Cristo. D’ora innanzi ritenete
bene questo: i fatti riportati or
ora sono realtà ma è pure la verità che Satana è un mentitore e
il padre delle menzogne; e quand’anche
venga con una certa luce si tratta pur sempre di menzogna. Egli è un
assassino e la sua
dottrina
della trinità ha rovinato delle folle intere e continuerà a
rovinare fino al ritorno di Gesù’ ‘Fin
dal secondo secolo, quelle parole ‘Padre, Figliuolo e Spirito
Santo’ erano già state compendiate come
una ‘Trinità’ per molti, e l’idea politeistica di tre ‘dei’
era già diventata una dottrina nella falsa chiesa.
Così non passò molto tempo che il Nome fu addirittura tolto e ciò
avvenne infatti in questa epoca;
dove si stabilirono i titoli di quell’unico grande Iddio al posto
del nome: Signore Gesù Cristo’
Gesù era la manifestazione visibile del Dio invisibile, questo lo
crediamo perché è Lui stesso a
dirlo in Giovanni 14:6-11. Noi siamo tra coloro che credono che c’è
un SOLO Dio, e che Egli è SPIRITO
(Giov.4:24), e che Gesù era la manifestazione in carne di questo
Spirito. Questo Dio-Spirito
è Padre poiché ha dei figli. Divenne Figlio perché si fece carne,
come uno di noi. È Spirito Santo
perché quello è ciò che Egli è. Noi crediamo che i TRE sono UNO; Siamo tra quelli che non credono che Dio é una persona, le persone sono "Individui umani di qualsiasi sesso" Dio é SPIRITO.
Crediamo che Gesù e il Padre siano uno poiché fu Gesù stesso a
dirlo (Giov.10:30). Siamo
tra
quelli che credono che Dio si è manifestato in carne, poiché fu
l’Apostolo Paolo a dichiararlo (I Tim.3:16).
Noi crediamo ai Santi Apostoli del Signore. Noi siamo tra coloro che
non credono nella INTERPRETAZIONE
delle Sacre Scritture, poiché noi crediamo assieme all’Apostolo
Pietro che le Sacre
Scritture NON sono soggette a privata interpretazione (I Pietro
1:20). Noi siamo tra coloro che
credono le cose proprio come Dio le ha dette, senza interpretarle.
Per cui siccome sta scritto (Isaia
9:5) che questo Bambino che sarebbe nato sarebbe stato chiamato:
“Figlio, Consigliere, Dio potente,
Padre eterno, Principe della pace”, allora noi non possiamo fare a
meno di credere che in Cristo
abita TUTTA la pienezza della Deità CORPORALMENTE, come lo credeva
pure l’Apostolo Paolo
(Col.2:9). Ora, se TUTTA la PIENEZZA della Deità abita CORPORALMENTE
in Cristo,
allora
se Dio fosse tre cose ben distinte, le altre due non avrebbero niente
di deità, poiché Essa abita
TUTTA in Cristo! No, noi non siamo di quelli che credono in ‘tre
persone’. Quella dottrina della
trinità non era una dottrina dei Santi Apostoli del Signore. Essa
venne introdotta nel Cristianesimo
qualche secolo dopo la dipartita dei Santi Apostoli, esattamente al
Concilio di Nicea del
325 D.C. Essa è una dottrina ‘formulata’ dagli uomini, e non una
‘rivelazione’ data da Dio.
Essa
è una ‘deduzione’ che gli uomini hanno fatto, e non una
‘dichiarazione’ che Dio ha fatto. Dio non
ha MAI ‘dichiarato’ di essere trino. Nessun profeta del Signore
ha mai parlato di un Dio trino. E
noi siamo tra coloro che credono SOLO ai profeti del Signore…Siamo
tra coloro che credono che l’unico
battesimo in acqua accettato da Dio è quello descritto in Atti 2:38,
il quale è l’adempimento, e
non l’annullamento, di
Matteo 28:19’.
PERCHÉ,
LE
POTENZE
DEL MALE TREMANO QUANDO SI PRONUNCIA QUESTO NOME?
CI
SARÁ UN MOTIVO!
"
Chi invocherá il nome di GESÙ sará
salvato..."
chi
é daccordo, clicca „mi piace.“
in
fede G.Basile
Auguri, no grazie!
AUGURI,
AUGURI...
Questa figura era tuttavia già nota alla cultura etrusca, come dimostra la Tomba degli auguri a Tarquinia, e a quella greca. Nel periodo arcaico c'erano due tipi di auguri: gli auguria privata, sulla cui base si prendevano alcune decisioni all'interno della famiglia, e gli auguria publica[1] per l'ambito pubblico. Di quest'ultimo tipo esistevano più auguri, che costituivano un collegium (tre auguri, che divennero 15 da Silla in poi), in genere consultato dal magistrato prima di ogni importante atto pubblico. Dalla nascita della Repubblica (509 a.C.) e fino alla fine del IV secolo a.C. solo i patrizi poterono far parte di questo collegio, mentre dal 300 a.C. vi ebbero accesso anche i plebei.
Il compito degli auguri era quello di trarre auspicia dall'osservazione del volo, del comportamento e del verso degli uccelli per capire se gli dèi approvavano o no l'agire umano sia nell'ambito pubblico che in quello privato, sia in pace che in guerra. L'augure non doveva predire quale fosse la cosa migliore da fare, ma solo se un qualcosa su cui si era già deciso incontrasse o meno l'approvazione divina.
L'arte
degli auguri era chiamata augùrio o auspìcio.
Questo
é per quanto riguarda il mondo in cui viviamo, siccome noi siamo
stati lavati nel Sangue dell'Agnello, augurare qualcosa al nostro
prossimo, é idolatria, tutto ció che un Cristiano deve fare, deve
metterlo ai piedi del Signore nella preghiera, e far si che Lui nella
Sua volontá ci dona tutto cio che il nostro cuore desidera, se noi
mettiamo Gesú davanti la nostra vita e Lui é ha primo posto nella
nostra vita, Lui ci fará liberi.
Il
giorno del domani non appartiene a noi, esso é il domani, la
Scrittura ci dice in Matteo 6:30:” Ora se Dio
veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è
gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca
fede?
“ l'augurio per noi é stato tramutato in FEDE, fede nella potenza
di Dio.
Qui,
Gesú parla della certezza
dell'esser vestiti, e non già della ricchezza
del vestiario, in guisa che la promessa si adempie anche in favore di
quelli che sono vestiti rozzamente. L'espressione di
poca fede,
che Gesù usa in varie occasioni, applicandola ai suoi discepoli, è
un dolce rimprovero diretto contro quello spirito d'incredulità che
si trova spesso anche nei migliori cristiani. ed un incitamento a
scacciarlo via dalla nostra vita.
Non
siamo dunque ansiosi del domani o avere paura del domani, e quindi un
augurio ci potrebbe far sentire piú sicuri, sempre in Matteo 6 al
verso 34 leggiamo:”Non
siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà
di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.”
Per
finire il concetto, Leggiamo in Matteo13:22 quanto segue:”
Quello
che ha ricevuto il seme tra le spine è colui che ode la parola; poi
gli impegni mondani e l'inganno delle ricchezze soffocano la parola
che rimane infruttuosa” .L'innocenza
delle occupazioni secolari è l'argomento del quale gioiscono gli
uomini, per scusare l'eccessiva attenzione ch'essi danno loro; e così
accade che la sollecitudine di questo secolo, l'inganno delle
ricchezze, ed i piaceri di questa vita, silenziosamente ma
sicuramente affogano la parola: e la rendono infruttuosa.
È questo il termine triste a cui perviene chi prova a servire due
padroni; egli disprezza Iddio, vero proprietario e padrone delle
nostre persone e dei nostri affetti, consacrandosi ad un usurpatore
che lo conduce alla distruzione. Eppure coloro che abbandonano Dio,
abbandonano il proprio bene! Quanto chiaramente, infatti mettendole
in contrasto colla cura ch'egli si prende della creazione
irragionevole ed inanimata. il Salvatore dimostra le tenere
sollecitudini che Jehova si prende dei propri figli! Il Signore mette
a confronto quel che i pagani sono, con quello che il suo popolo
dovrebbe essere. I pagani borbottano le loro preghiere, e non badano
ad altro che alle cose di questo mondo. E se tale è il carattere dei
pagani, quanti mai pagani vi sono nella Chiesa visibile! Quante
pagane formalità nella loro divozione, e quanta mondanità viene a
distruggere la spiritualità, la libertà, la gioia e la forza della
loro vita cristiana! Non si dimentichi però che quello che il
Signore qui condanna non è già che gli uomini attendano agli affari
con tutta quella forza di pensiero che si vuole adoperare perché
procedano bene; egli biasima solamente coloro che consacrano a quelli
il tempo e l'attenzione che essi dovrebbero, dare esclusivamente alle
cose del cielo; egli condanna quella ansietà soverchia di spirito
che proviene dal diffidare di Dio, e che, senza far prosperare
minimamente gli affari, corrode e consuma il cuore. Un tesoro di
ammaestramenti aurei è contenuto in questo passo. Facciamone uso
nella vita nostra giornaliera, mettendoli in pratica Vegliamo e
preghiamo contro una disposizione ansiosa soverchia. Da questo
dipende la nostra felicità. Le nostre sofferenze provengono in gran
parte da mali che la immaginazione ci dipinge come pronti a piombare
su noi, e che per lo più non succedono. Dove è allora la nostra
fede? Dove la confidanza nelle parole del Salvatore? Leggendo questi
versi e poi guardando al cuor nostro, abbiamo cagione di vergognarci.
Eppure possiamo esser certi che sono vere queste parole di Davide:
“Io sono stato giovane e sono anche divenuto vecchio, ma non ho
veduto il giusto abbandonato, né la sua progenie accattare il pane.”
Salmo 37:25. Il Signore ci benedica.
In
fede G.Basile
Attenti alla trappola demoniaca!
Attenti alla trappola demoniaca!
Cari
amici, scusate se con questo opuscolo, toccherò alcuni punti
sensibili della vita quotidiana, non é nelle mie intenzioni offendere
qualcuno, o fare adirare altri, é qualcosa che il Signore mette nel
nostro cuore, e siccome siamo chiamati a costruire il regno di Dio,
non possiamo tacere.
"...Io
conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi
tu pur freddo o fervente!
Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò dalla mia bocca.
Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!" Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo.
Perciò io ti consiglio di comperare da me dell'oro purificato dal fuoco, per arricchirti; e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungerti gli occhi e vedere.
Tutti quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti.
Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me." (Apocalisse 3:15-20)
Mi sembra di assistere all'ultima chiamata, il nostro cuore é stato piano, piano, scollegato dalla comunione con Dio, avevamo giurato al Signore, scendendo nelle acque battesimali, di camminare con Lui. Cosa é successo!!!
Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò dalla mia bocca.
Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!" Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo.
Perciò io ti consiglio di comperare da me dell'oro purificato dal fuoco, per arricchirti; e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungerti gli occhi e vedere.
Tutti quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti.
Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me." (Apocalisse 3:15-20)
Mi sembra di assistere all'ultima chiamata, il nostro cuore é stato piano, piano, scollegato dalla comunione con Dio, avevamo giurato al Signore, scendendo nelle acque battesimali, di camminare con Lui. Cosa é successo!!!
Beh,
é successo quello che Gesù ha detto a proposito della, "vigna
fiorita," é come se col passar degli anni, nella
fede,ricevessimo la licenza di poter fare tutto, tanto poi essendo
figli di Dio, Lui ci perdonerà. Nella vigna fiorita si sono
presentati delle piccole volpi, delle piccole e insignificanti volpi,
che stanno distruggendo tutto ciò che toccano con le zampe, la cosa intrigante é che noi non c'e né accorgiamo, sono delle piccole
cose che sembrano non fare numero, passare giornate intere davanti la
TV, giornate intere davanti ai social network, addirittura uno studio
fatto nella Germania indica che il 60% di coloro che hanno un profilo
di questo tipo, é dipendente, l'82% delle contese familiari, e non,
derivano dai post effettuati sui social network e al 92% provoca
rabbia e odio momentaneo, questo ha qualcuno non interessa, lo só,
dico solo pensiamocci un pó su, é vero qualcuno dice;"..io lo
uso solo per esprimere la gloria al Signore," altri per far
conoscere la parola di Dio, queste scuse sono solo mezze veritá,
anche perche gli amici sono, o fratelli in Cristo o familiari e poi
c'é qualcuno che ha conosciuto e accettato il Signore tramite i
socialnetwork? I dubbi ci sono, il problema é che ci stiamo
incamminando in un vicolo che un giorno ci porterá dei guai, quai
seri!!!
Molti
diciamo, e v'ha bene, questo non é peccato quest'altro nemmeno, non
é cosí, ci stiamo raffreddando, essere freddi è lo stato dell'uomo
naturale, inconvertito, estraneo alla vita dello Spirito di Dio;
essere fervente è l'essere penetrato interamente dal fuoco dello
Spirito che santifica gli affetti più ardenti. Oggi l'uomo é
divenuto tiepido, Il tiepido è colui che conosce il Vangelo, ma che
i mezzi di grazia, l'amore infinito del Salvatore non son riusciti a
strapparlo al mondo e a se stesso'. Non v'è nè zelo nè entusiasmo
nel suo cristianesimo. Non è contrario alla religione, ma non è
neppure acceso di ardore per la verità, di amore per Dio e per i
suoi simili: si adagia nella mediocrità di un cuore diviso.
Ricordate quando qualche sabato ci veniva illustrato quel libretto
intitolato, "il
cuore dell'uomo"? Oh,Alleluia!!
Era meraviglioso, ci veniva mostrata la contaminazione di un peccato,
illustrato intenzionalmente all'aspetto di un animale, come era il
cuore con il peccato, poi dopo con la rinascita, con la tentazione,
quando si ritornava a Dio e quando ci si allontanava completamente da
Dio, qualcosa di molto istruttivo, ricordo che per settimane mi si
presentavano nella mia mente quelle immaggini.
L
'amore di Cristo adopera ogni mezzo, anche i più severi, per salvare
le anime. 'L'amore non è mai crudele, ma può esser severo. Cristo
agisce come un padre che vuole il bene dei suoi figli. Il riprendere
è il rappresentare ad uno il suo torto in modo da convincerlo;
castigare vale propriamente 'educare dei fanciulli' sottoponendoli
alla necessaria disciplina che comprenda la riprensione, ma si
estende anche ai castighi. All'amorevole per quanto severa disciplina
del Signore, oggi
noi che abbiamo la luce, dobbiamo
rispondere con
zelo e con
ravvedimento. L'interno ardore di amore che si traduce in zelo nelle
opere è appunto quel che fa difetto alla chiesa di oggi. Ho
assistito a dei raggionamenti nella quale noi credenti dobbiamo
adeguarci a questo secolo cioé al modo di vedere le cose oggi, e
quindi compromettere gli insegnamenti sani dell Signore Gesú per
farci capire dalla modernitá, le comunitá evangeliche oggi si
definiscono libere, non perche in libertá vogliono servire il
Signore, ma per fare le stesse cose che facevano prima che qualcuno
le parlasse del Signore, il maligno le ha messo in testa che ogno
volta che qualcuno le spiega il consiglio di Dio, la loro risposta é
che si stá giudicando, la colpa é solo dei loro pseudo pastori,
pastori senza la rivelazione di Dio. Pastori sfornati da “scuole
bibliche”, anti-bibliche, anche perche non esiste nessun
riferimento Biblico di una scuola “Biblica”, esisteva qualcosa di
simile di cui Gamaliele era il maestro, ma sappiamo come andó a
finire (hanno giudicato Gesú per mandarlo in croce). I Santi con la
rivelazione di Dio erano, sono e saranno uomini senza lettera ma
ripieni dello Spirito Santo, quando il Signore gli apre la bocca e
meglio stare in silenzio o scappare. Nelle chiese oggi vive
l'anticristo, donne con orecchine, pirceng, trucco non parliamo dei
pantaloni, la preghiera? Solo con il sottofondo musicale per creare
un'atmosfera celestiale, non ci sono piú le guarigioni, la musica
rock prevale a quella pura cristiana, mi domando dove sono i pastori?
Oggi ci sono i leader, i concerti, gli studi biblici a pagamento.
Ecco perche la rivelazione dice: "...Io
conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi
tu pur freddo o fervente!
Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò dalla mia bocca.“
Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò dalla mia bocca.“
La
buona notizia é
che Gesú stá preparando dei guerrieri per la SUA armata, e in
questa non ci sono guerrieri tiepidi che pensano alle cose di questo
mondo, ma alla battaglia con Cristo dove LUI é il capitano. Ecco
perché Lui ha messo delle sentinelle sveglie che danno l'allarme ad
ogni intrusione malvagia nel popolo di Dio. Il ravvivar lo zelo sarà
di necessità accompagnato dal ravvedimento
rispetto
alla triste tiepidezza mostrata fin qui.
Il
Signore non esorta soltanto a pentimento; fa di più, si accosta ad
ogni individuo e cerca di entrar nel suo cuore; si presenta perciò
umilmente alla porta del cuore e picchia: picchia, cogli gli inviti
della Sua Parola e del Suo Spirito, picchia anche colle sue
riprensioni facendo appello alla libertà, alla responsabilità, alla
sete di pace e di felicità di ogni persona. Se uno presta ascolto
alla voce di Cristo e lo accoglie con fede come vero Salvatore e vero
amico, egli gusta le gioie della comunione personale col Signore.
Alleluia!!!
RITORNIAMO
AL SIGNORE EGLI CI HA GIÁ PERDONATO....
in
fede G.Basile
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