giovedì 22 agosto 2013

Il Battesimo Cristiano

Il Battesimo Cristiano
Iddio ci benedica, leggiamo queste quattro righe senza pregiudizzi, il Signore ci parlerá sicuramente.
Ecco Gesú finalmente parla di “Battesimo”, lo fá dopo che Lui appare ai discepoli, dichiara espressamente che “ Ogni podestá mi é stata data in cielo, e in terra.” Gesú Cristo parla qui di se stesso, non già nella sua qualità di eterno Figlio dell'eterno Padre poiché, come Dio, gli apparteneva necessariamente l'onnipotenza; bensì nella sua qualità di Messia, di "Dio manifestato in carne", il quale, in ricompensa dei suoi patimenti espiatori, viene ora investito di un dominio e di una autorità universale. Queste parole sono la proclamazione fatta da Cristo stesso dello stabilimento del suo regno Matteo 16:28. L'ascensione fu poi la sua intronizzazione come Re, come Capo della sua Chiesa. In prova di che, si studi accuratamente:
Quindi in quella occasione riveló ai Discepoli che con il battesimo si poteva essere salvati ; Matteo 28:19 e Marco 16:16.
Egli incaricò i Suoi discepoli a battezzare coloro che diventavano a loro volta Suoi discepoli,
"nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo", cioè nella comunione e manifestazioni di Dio .
Sebbene Egli non intendesse prescrivere una formula, perche poi piú avanti Egli (Il Cristo),ci rivela il nome che viene anagrammato in questa cosidetta formula, e cioé GESÚ.
Alcuni purtroppo ci hanno nascosto questo argomento, ma Gesú stesso ci dice senza mezzi termini, qualcosa di profondo, oggi noi lo vogliamo leggere con il sostegno della stessa parola, cioé “... e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo .” Conoscenza concessa da Dio riguardo a se stesso, alle Sue intenzioni, i suoi pensieri in relazione ad ogni cosa. Gia nelle profezie di Daniele, Isaia,Amos Pietro ecc.. In 1 Pietro 1:10-12, leggiamo:10- “Intorno a questa salvezza indagarono e fecero ricerche i profeti, che profetizzarono sulla grazia a voi destinata.”
11- “Essi cercavano di sapere l'epoca e le circostanze cui faceva riferimento lo Spirito di Cristo che era in loro, quando anticipatamente testimoniava delle sofferenze di Cristo e delle glorie che dovevano seguirle.”
12- “E fu loro rivelato che non per sé stessi, ma per voi, amministravano quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato il vangelo, mediante lo Spirito Santo inviato dal cielo: cose nelle quali gli angeli bramano penetrare con i loro sguardi.”

Questa salvezza e stata l'oggetto delle ricerche e delle investigazioni dei profeti che profetizzarono della grazia a noi destinata. Essi indagavano qual fosse il tempo e quali le circostanze a cui lo Spirito di Cristo ch'era in loro accennava, quando anticipatamente testimoniava delle sofferenze di Cristo e delle glorie che dovevano seguire. E fu loro rivelato che non per se stessi, ma per noi che abbiamo il privilegio di vivere dopo la venuta del Salvatore, La Chiesa scelse le parole dell'istituzione, perché giá dalla sua costituzione, ha stabilito delle leggi, leggi che non quadrano con la libertá dello Spirito, si é aperta la Scrittura e si é investigata senza tener conto che lo Spirito quello che doveva vivere nel nostro cuore, quello che ci ha promesso il Maestro, quello Spirito che ci guidava in ogni veritá, non era presente, mancava la rivelazione, adesso é tardi? No non é tardi, ogni giorno ci dobbiamo studiare di camminare con Lui, ricevere la guida, la guida é la rivelazione, se noi facciamo parte di coloro al quale il Figlio voglia rivelarlo. Nella Chiesa giudaica, e sotto la dispensazione levitica, due erano i "sacramenti", ossia segni e suggelli del patto di grazia, cioè la Circoncisione e la Pasqua. Due altresì sono i sacramenti e suggelli di quel patto, nella nuova economia; il Battesimo e la Cena del Signore. Ognuno di essi è destinato a prendere il posto di quello dei primi a cui corrisponde. Il battesimo, come la circoncisione è il segno e il suggello del nettamento delle brutture della carne; la Cena del Signore, come la Pasqua, è il segno ed il suggello del sacrificio espiatorio dell'Agnello di Dio, per mezzo del quale solo gli uomini possono essere salvati. Riguardo al tempo, la Cena del Signore fu la prima ad essere istituita, quando cioè il divino Redentore celebrò la Pasqua coi suoi discepoli, immediatamente prima della sua morte Vedi Matteo 26:26-28, sostituendo così quella a questa nel modo più perentorio. Sol quando fu in procinto di salire al cielo e di mandare sopra i suoi discepoli lo Spirito santificatore, l'opera del quale, è simboleggiata nel Battesimo, Gesù istituì questo secondo sacramento. Noi troviamo al tempo stesso, nelle parole che ci occupano, la istituzione del Battesimo e l'autorizzazione di amministrarlo. Siccome gli elementi del pane e del vino, impiegati dal Signore nell'istituire la Santa Cena, lo erano già nella Pasqua; così pure l'uso dell'elemento dell'acqua per il sacramento del Battesimo non riusciva cosa nuova. È provato da testimonianze giudaiche che i Farisei praticavano il rito del battesimo d'acqua per ammettere i Gentili nella congregazione d'Israele. Giovanni Battista, quale precursore di Cristo, fece uso del battesimo di acqua come suggello della sua, dottrina, amministrandolo unicamente ai suoi connazionali. Ma siccome il battesimo non era stato mai imposto a dei Giudei, quella pratica del Battista diede origine a molte domande indirizzate dai Giudei ai suoi discepoli e dagli anziani del popolo a lui stesso Vedi Giovanni 1:24-27; 3:25. Anzi, ci narra Giovanni che lo stesso Gesù, al principio del suo ministerio, faceva uso del battesimo d'acqua per suggellare quelli che diventavano suoi discepoli, lasciando però che lo amministrassero i dodici Giovanni 3:26; 4:1-2. Questo battesimo pare aver tenuto un posto intermedio fra quello di Giovanni ed il sacramento istituito dal Signore sul monte di Galilea. Al pari del primo, era amministrato ai soli Giudei Matteo 10:5-6;15:24; ma superava quello in quanto era conferito, non più a coloro che credevano nella futura venuta del Messia, ma a coloro che ritenevano essere il Messia già apparso nella persona di Gesù. Quello istituito sul monte è superiore a quest'ultimo, in quanto'ché doveva esser dato a tutti i credenti senza distinzione, così Giudei come Gentili. Due altre domande si presentano relativamente a questo battesimo: in nome di chi era egli amministrato? e: Dovette egli essere ripetuto dopo la discesa dello Spirito Santo nel giorno della Pentecoste? in risposta alla prima domanda possiamo dire, senza esitazione, che il battesimo era dato nel nome di Gesù, come Messia; ed alla seconda, che il libro degli Atti non ci parla di un secondo battesimo eccetto il caso di alcuni discepoli che, vent'anni dopo la morte di Cristo, non conoscevano altra dottrina che quella di Giovanni, Atti 19:1-7, ma che, senza dubbio, era lecito ripeterlo a chiunque desiderasse fare una più ampia confessione della sua fede nel Dio Uno.
I sacramenti del Battesimo e della Santa Cena sono di gran giovamento a tutti i veri cristiani. Essi sono, per così dire, i suggelli visibili all'occhio della fede, della immutabilità di quell'eterno patto di grazia che unisce a Dio quelli che credono in Cristo. La Chiesa romana ed una parte del clero delle Chiese anglicana e luterana insegnano che la "nuova nascita" di cui il Signore parlò a Nicodemo Giovanni 3:3,5, è operata dal Battesimo, quando questo sia debitamente amministrato da coloro che sono stati consacrati secondo la successione apostolica; in modo che quelli che lo ricevono sono per ciò stesso nati da Dio, diventano nuove creature, e son fatti eredi del regno dei cieli!!! Questo comunque non é il caso. Ma l'insegnamento di Paolo differisce assai dal loro 2Corinzi 5:17; Galati 5:6; 6:15; e l'esperienza prova ogni giorno quanto una cotal dottrina sia erronea e perniciosa per le anime di coloro che vi si confidano. Il Battesimo non doveva essere amministrato, come fa la Chiesa romana ai pagani, a guisa di opus operatum, ossia come un mezzo di conversione, ma a quelli che già si erano "convertiti dagli idoli a Dio, per servire all'Iddio vivente e vero", e per essere segno e suggello di quel loro cambiamento. Nulla v'ha in ciò che escluda il conferimento del Battesimo alla figliolanza di coloro che hanno fatto aperta professione del Vangelo; anzi la pratica apostolica, checché ne dicano alcuni eccellenti cristiani, è favorevole ad una tale usanza Atti 10:47-48; 16:33. Se così non fosse, l'economia del Vangelo sarebbe meno larga di quella dell'Antico Patto, il quale ordinava che tutti i maschi del popolo di Dio fossero circoncisi all'ottavo giorno. Siccome Abramo, quando venne stabilito il patto di Dio con lui, "ricevette il segno della circoncisione, suggello della giustizia della fede" così il Battesimo è, per il credente, sotto l'economia evangelica il suggello delle benedizioni dell'eterna alleanza di grazia.

    L'amministrazione del battesimo sia l'immersione, l'immersione appartiene alla natura stessa del battesimo. Il battesimo amministrato in qualsiasi altro modo non sarebbe battesimo. E´ fondamentale del battesimo essere sepolti e risorgere con Cristo.( Romani 6:3-6 ; Colossesi 2:12), e che questo sia rappresentato simbolicamente solo dall'immersione. La Scrittura, però, rappresenta chiaramente, come quella essenziale, nel simbolismo del battesimo, l'idea di purificazione, (Ezechiele 36:25; Giovanni 3:25-26; Atti 22:16; Timoteo 3:5; Ebrei 10:22; 1 Pietro 3:21 ). .
    1. I soggetti appropriati del battesimo. Vi sono due classi di persone alle quali il battesimo viene amministrato, cioè: gli adulti ed i bambini.

a. Il battesimo degli adulti. Il battesimo è stato inteso per i credenti e i loro figli. Nelle parole dell'istituzione del battesimo senza dubbio Gesù aveva in mente soprattutto il battesimo di adulti, perché non avrebbero potuto altro che essere adulte le persone alle quali gli apostoli si sarebbero rivolti nel loro primo giro missionario. Le Sue istruzioni implicano che il battesimo avesse dovuto essere preceduto da una professione di fede (Marco 16:16).
Il giorno di Pentecoste, coloro che avevano accolto le parole di Pietro, furono battezzati
(Atti 2:41; cfr. pure Atti 8:37; Atti 16: 31-34). La Chiesa dovrebbe esigere una professione di fede da tutti gli adulti che desiderano il battesimo. Una volta resa tale professione, questa viene accolta dalla Chiesa come autentica, a meno che vi siano buone ragioni per dubitarne la sincerità.
b. Il battesimo dei bambini. La Scrittura non parla di diritto al battesimo dei bambini, dato che i bambini non possono esercitare la fede, e perché il Nuovo Testamento non contiene alcun esplicito comando di battezzare bambini, né esempio di sorta.

G.Basile.

Come conoscere Dio personalmente

Come conoscere Dio personalmente

L’uomo è stato creato per conoscere, amare e avere comunione con Dio.
Le quattro verità che seguono indicano come puoi conoscere Dio personalmente e come fare l’esperienza della vita di cui parla Gesù.

1. Dio ti ama e ti ha creato perché tu abbia un rapporto personale con Lui.


Come puoi sapere che Dio ti ama?
"Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio perché chi crede in lui non muoia ma abbia vita eterna."(Giovanni 3:16)


Dio vuole che tu lo conosca
Gesù ha detto: "Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo." (Giovanni 17:3)


Se questa è la volontà di Dio, che cosa c’impedisce di avere un rapporto personale con Lui?

2.Il peccato ci separa da Dio: per questo non possiamo avere un rapporto personale con Lui, né godere del suo amore.

Siamo tutti peccatori
"Tutti hanno peccato e sono privi della presenza di Dio che salva." (Romani 3:23)

Che cos'è il peccato?
L'uomo, creato per vivere in rapporto personale con Dio, ha deciso da solo che cosa fare della propria vita. 
Dimostriamo questo atteggiamento o ribellandoci apertamente, o ignorandolo, o essendo semplicemente indifferenti al suo amore.

Il peccato ci separa da Dio
"Perché il salario del peccato è la morte." [Separazione da Dio per sempre] (Romani 6:23)
"Le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la sua faccia da voi." (Isaia 59:2)
Dio è santo, noi siamo peccatori. Un abisso ci separa. C’è un vuoto nella nostra vita che nulla può riempire: né amici, né denaro, né cultura, né carriera, né altro. Possiamo provare a lanciare ponti per raggiungere Dio con le pratiche religiose, comportandoci bene, con la meditazione, ma sono tutti sforzi inutili, perché non risolvono l’origine del problema: il peccato.

La terza verità indica l’unica soluzione del problema.

3. Gesù Cristo è l’unica soluzione. Egli ha distrutto il potere del peccato e ristabilito il rapporto tra Dio e uomo.

E’ morto al nostro posto
"Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio." (1 Pietro 3:18)
"Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi." (Romani 5:8)

E’ risuscitato dai morti
Pietro disse: "Quest’uomo [Gesù], quando vi fu dato nelle mani… voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste; ma Dio lo risuscitò…" (Atti 2:23-24)

Gesù Cristo è l’unica via per arrivare a Dio
Gesù disse: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me." (Giovanni 14:6)
Ciò che meritiamo come giusta condanna per il nostro peccato è la separazione da Dio. Ma Dio ha mandato suo Figlio per espiare la nostra pena morendo sulla croce. Gesù è così diventato il ponte sopra l’abisso che ci separa da Dio. Per questo ora possiamo conoscere Dio ed essere perdonati per il nostro peccato.

Non è però sufficiente conoscere queste tre verità...

4. Bisogna accettare Gesù Cristo come Salvatore e Signore; solo allora è possibile conoscere Dio personalmente e godere del suo amore.

Devi ricevere Gesù
"A tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome".(Giovanni 1:12)

Devi ricevere Gesù per fede
"Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti.". (Efesini 2:8-9)

Ricevere Gesù è fare l'esperienza di una nuova nascita.
Leggi Giovanni 3:1-8

Ricevere Gesù Cristo nella propria vita significa:
* Mutare atteggiamento interiore: riconoscere di essere peccatore e voler abbandonare il peccato.
* Cessare di essere concentrati su di sé e fidarsi di Dio che perdona perché Gesù è morto per i nostri peccati.
* Decidere di seguire Gesù come Signore della propria vita.

Gesù promette di entrare nella tua vita quando lo ricevi.
Gesù disse: "Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me." (Apocalisse 3:20)

Non basta riconoscere intellettualmente la validità di queste verità, né reagirvi solo emotivamente. 
E’ necessario fare una scelta…

Vita controllata dall'io:

Questa persona, anche se si dice cristiana, controlla la propria vita e Cristo ne è fuori. Le persone come questa non hanno mai invitato Gesù Cristo ad entrare nella loro vita. Rimangono colpevoli e il loro peccato li tiene lontani da Dio. Questa situazione porta insoddisfazione, delusione, mancanza di scopo, frustrazione.

Vita controllata da Cristo:

E’ Cristo a dirigere la vita di questa persona che, confidando in Dio, ha accettato il perdono dei peccati e sottomesso a Cristo ogni interesse. In questo rapporto intimo con Dio realizza sempre di più lo scopo della vita.
Quale cerchio descrive la tua vita?

Quale stile di vita preferisci?

Puoi ricevere Cristo nella tua vita ora, esprimendo la tua fede in preghiera (pregare significa semplicemente conversare con Dio).

A Dio non importa tanto delle parole, quanto della sincerità del tuo atteggiamento. Quella che segue è un esempio di quanto potresti dirgli.

"Signore Gesù, finora nella mia vita ho fatto di testa mia. Grazie per essere morto per salvarmi dal castigo. Ti prego di entrare nella mia vita e rendermi come tu vuoi che io sia. Grazie che sei in me e mi dai la vita eterna."

Se sei nei dintorni del Palermitano puoi rivolgerti presso la Chiesa Cristiana Evangelica di Palermo, via dei Cantieri n°20 Tel. 091.324354 oppure 091.362262 
Iscriviti a questo blog, possiamo conversare liberamente sulla parola di Dio, Il Signore ci benedica.